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La situazione

Amministrative, Vicano 2: la vendetta. E al ballottaggio licenza di smarcarsi

Presentata la nuova candidatura a sindaco: «Marzi o Mastrangeli? La domanda mi coglie impreparato. Decideremo tutti insieme, noi siamo liberi»

«Il Centro siamo noi». Ha trovato lo slogan della campagna elettorale Mauro Vicano, che ieri al Caffé Minotti ha presentato ufficialmente la sua candidatura a sindaco. Cercando di riprendere il filo della conferenza stampa di gennaio, quando però la prospettiva era diversa. Il centrosinistra parlava di primarie e il nome di Vicano era in pole position. Adesso è tutto diverso: il candidato sindaco del Campo Largo è Domenico Marzi, mentre Mauro Vicano sarà sostenuto da una coalizione diversa. Nella quale ci sono Azione di Carlo Calenda e due liste civiche. In una delle due ci saranno candidati al consiglio comunale dell'Udc, del Movimento Autonomi e partite Iva e di Progetto Lazio. Per questo Vicano ha più volte sottolineato che «il Centro siamo noi».

Chi era presente
Al tavolo, oltre a Mauro Vicano, c'erano Alessandra Sardellitti (Azione), Giuseppe Sperduti (Per Frosinone Vicano sindaco), Enzo Gentile (Vicano sindaco). In sala lo stato maggiore di Azione: il segretario provinciale Antonello Antonellis, il sindaco di Isola del Liri Massimiliano Quadrini, Alessio Gentile. Ma c'era pure il leader provinciale dell'Udc Angelo D'Ovidio, sindaco di Pastena. L'Unione di Centro doveva far parte della coalizione di centrodestra, a sostegno di Riccardo Mastrangeli. Ma evidentemente le cose sono cambiate. C'era Fabio Vicano, responsabile del Movimento Autonomi e Partite Iva. Antonello Antonellis spiega: «Quella di Mauro Vicano è la scelta giusta. Impossibile per Azione far parte di una coalizione dove c'è il Movimento Cinque Stelle. Allo stesso modo dove sta Fratelli d'Italia. Stiamo assistendo alle polemiche incrociate di due schieramenti che si rinfacciano le responsabilità di decenni di amministrazione. Noi abbiamo un unico obiettivo politico: dare a Frosinone l'orgoglio di essere capoluogo».

La sfida di Vicano
Mauro Vicano parla di «ideale prosecuzione della conferenza stampa di gennaio». Non è così, ma l'artificio retorico gli serve per l'affondo successivo: «Si dovevano fare le primarie, ma ad un certo punto sono scomparse. Dopo che la direzione provinciale del partito si era pronunciata all'unanimità su questo punto». Prosegue: «Mi sostengono due partiti, oltre che le civiche. Parlo di Azione e dell'Udc. C'è una importante connotazione politica. Siamo il Centro gravitazionale, politico e amministrativo. Siamo il baricentro». Rileva: «Abbiamo l'ambizione di fare di Frosinone una città europea». Mostra una foto «scattata stamattina all'incrocio tra via Brighindi e viale America Latina». Si nota il verde incolto e un cestino stracolmo di immondizia. Vicano chiosa: «Quando amministreremo noi queste cose non ci saranno». Dichiara: «Nel nostro programma c'è un Progetto per il fiume Cosa Di Parco non parlo più: sono trascorsi decenni. La città ha bisogno di un Museo Pinacoteca dove esporre le opere d'arte di altri Musei italiani grazie ad appositi accordi. E il centro storico dovrà essere il salotto della città».

Sardellitti detta la linea
Alessandra Sardellitti, consigliere comunale di Azione, è andata dritta al punto. Notando: «Sarò capolista. Noi abbiamo sostenuto la candidatura di Vicano dall'inizio: mai giravolte, siamo rimasti fermi sulle nostre posizioni.
Nonostante gli sgambetti, i colpi bassi, i passi indietro e i patti non rispettati». Ha argomentato: «Puntiamo ad un brand che esalti Frosinone come capoluogo. La città ha bisogno di un sindaco colto, essenziale, curioso. Ha bisogno di Mauro Vicano». Quindi Alessandra Sardellitti ha annunciato un evento con Carlo Calenda per fine maggio. Giuseppe Sperduti (Udc) ha sottolineato la «competitività dell'area centrista». Fabio Vicano (Movimento Autonomi e partite Iva) ha rilevato: «Stiamo assistendo ad un mercato trasversale senza uno straccio di progetto». Enzo Gentile (Vicano sindaco) ha dichiarato: «Le priorità sono ambiente e cultura».

Alleanze e strategie
La domanda è semplice: se si arriva al ballottaggio, quali indicazioni di voto? Scontata la risposta di Mauro Vicano: «Al ballottaggio conto di arrivare io e mi rivolgerò ai cittadini». Insistiamo: e se al secondo turno arrivano Riccardo Mastrangeli e Domenico Marzi? E qui la posizione di Vicano è destinata a spiazzare. Nota: «La domanda mi coglie impreparato». Ancora: fermi restando i rapporti personali, quelli politici con De Angelis e Marzi sono cambiati? Vicano non si sottrae: «Certamente sì, era inevitabile». E dunque all'eventuale ballottaggio? Argomenta Mauro Vicano: «Decideremo tutti insieme, sulla base dei risultati del primo turno ma anche dei comportamenti. Noi siamo liberi». In precedenza, con riferimento a quanto accaduto nel Campo Largo, aveva detto: «Sulla candidatura a sindaco di Frosinone hanno deciso i livelli romani, non guardando al territorio. Ci sono state delle ingerenze da Roma, ma anche una scarsa resistenza sul territorio». Il senso politico di quello che potrebbe succedere sta tutto nella frase «la domanda mi coglie impreparato». Perché Vicano viene dal centrosinistra: Psi prima e poi Pd. Anzi, gli chiediamo: ma non c'è stata anche una parentesi con Forza Italia? Lui rileva: «Non avrei problemi a dirlo se fosse vero. Però no. Mi sono candidato quattro volte, sempre con lo stesso partito: Ulivo, Pds, Ds, Pd». Sul tema del secondo turno dice la sua anche Alessandra Sardellitti. Così: «Azione non potrà mai sostenere una coalizione nella quale c'è pure il Movimento Cinque Stelle. Su questo non possono esserci dubbi. Decideremo a tavolino tutti insieme. Se non ci saranno le condizioni, scatterà una sorta di tana libera tutti». Mauro Vicano prova a correggere il tiro: «Tana libera tutti non è l'espressione migliore: diciamo che è l'ipotesi più remota». Alessandra Sardellitti insiste: «Il Pd deve decidere: se continuare l'alleanza con i Cinque Stelle oppure aprire seriamente a forze riformiste come Azione o Italia Viva». Un'ora dopo, per iscritto, Mauro Vicano mette nero su bianco la linea della coalizione: «Partiamo convinti della nostra forza e delle nostre potenzialità.
E lo facciamo con un unico obiettivo: vincere le elezioni e realizzare il nostro progetto di rilancio di Frosinone. Non abbiamo preso in considerazione alcun altro scenario, lo faremo, eventualmente, nel caso dovesse verificarsi. Comunque sia, siamo liberi di poter operare qualsiasi scelta senza alcun tipo di preconcetto o condizionamento.
Forti di un dato inconfutabile: il Centro politico a Frosinone siamo noi». In realtà il punto è semplice: la storia politica di Mauro Vicano dovrebbe portare ad una convergenza con il centrosinistra al secondo turno. Questo non è stato sottolineato. E vuol dire solo una cosa: si guarda al centrodestra. C'è solo da stabilire se anche o soprattutto.

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