L'intervista
16.04.2022 - 20:30
Il sindaco di Piedimonte Gioacchino Ferdinandi
Un impegno preciso quello di Gioacchino Ferdinandi a tutto campo e pronto a ogni sfida. Ma sopra ogni cosa: fondi già in cassa per la Piedimonte futura.
Sindaco ci avviciniamo alla chiusura della sua prima esperienza amministrativa, quali sono le sue valutazioni?
Come valuta il suo operato?
«Questi anni - ha spiegato Ferdinandi - sono stati caratterizzati da un intenso lavoro che ha consentito di raggiungere importanti risultati, rispettando molti degli impegni amministrativi presi con la nostra cittadinanza. Abbiamo investito sullo sviluppo della città, per renderla sempre più vivibile e migliorarne la qualità della vita. Abbiamo riscoperto le nostre radici attraverso la promozione di importanti eventi in cui passato e futuro ci hanno permesso di conoscere la nostra storia e il nostro spirito di comunità.
Infine, attraverso il costante monitoraggio e le molteplici campagne di sensibilizzazione, abbiamo posto attenzione alle tematiche ambientali. Tutto il nostro operato lo abbiamo voluto raccogliere in un opuscolo che distribuiremo presto, attraverso il quale tutti i cittadini possano essere partecipi dei progressi della città in questi cinque anni di amministrazione Ferdinandi.
Oggi si ricandida, il suo slogan è: #ilfuturoèadesso. Perché?
«Perché il parabrezza è più grande dello specchietto retrovisore? Perché la strada davanti a noi è più grande di quella che ci lasciamo alle spalle! Piedimonte #Ora non è mai stata solo una lista civica, ma nasce come un progetto politico iniziato cinque anni fa. Lo slogan era #credicianchetu: lo scopo, infatti, era che i cittadini iniziassero a credere in un progetto comune di cambiamento e così è stato.
Oggi quel progetto è in fase di realizzazione, ma a metà del suo percorso. Il "futuro è adesso"poiché solo continuando a dar fiducia al nostro progetto, i cittadini potranno veder portato a termine quanto iniziato. Per questo motivo oggi la città di Piedimonte è chiamata a fare una scelta netta:guardare avanti continuando a lavorare per quella crescita e quello sviluppo in cui credo fortemente, chiudendo definitivamente i conti col passato e volgendo lo sguardo alle sfide future».
Alcuni punti del suo prossimo programma?
«Credo che Piedimonte #ora abbia la possibilità di essere una città che punti allo sviluppo, che ricordi la sua storia e che vanti una comunità unita e solidale. È con questo spirito che abbiamo in cantiere sei opere importanti: la realizzazione di una rotatoria all'ingresso della città e di nuove infrastrutture a servizio dell'area industriale, al fine di rendere il polo logistico sempre più attrattivo e che incentivi lo sviluppo occupazionale; la Pista Ciclo-pedonale Intercomunale Piedimonte - Villa Santa Lucia, che si snoderà lungo il cammino di San Benedetto; e un progetto museale, situato nell'area del Castello dei Conti D'Aquino, capaci di attrarre maggiori flussi turistici e incrementare l'economia locale. Infine, perché Piedimonte diventi una città sempre più attrattiva, aumentare i servizi alle famiglie attraverso l'apertura di due asili nido: uno al centro del polmone verde della nostra città, ovvero il Parco Cimabue, e uno rurale, con il recupero dell'ex plesso scolastico di Ruscito e l'attivazione di una scuola primaria a tempo pieno nel centro storico della nostra città».
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