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Lo scenario

Il senatore Ruspandini attacca il Governo in aula: "Tante parole e zero fatti"

"Conte parla di potenza di fuoco. Ma i lavoratori aspettano i soldi della cassa integrazione". Poi l'annuncio del no di Fratelli d'Italia al Decreto Semplificazioni

È toccato a lui ufficializzare nell'aula del Senato il "no" di Fratelli d'Italia al Decreto Semplificazioni, sul quale il Governo Conte ha posto la fiducia. Il "no" era scontato, ma il senatore Massimo Ruspandini lo ha argomentato sul piano politico. Partendo da lontano e arrivando ad una conclusione che per molti versi è già proiettata nel futuro.

Rilevando: «Chi come noi fa politica in mezzo alla gente, si deve rassegnare al fatto che siamo nell'era della comunicazione. E questo la maggioranza lo ha capito bene e conosce le regole: le parole sono importanti. Gli italiani sono costretti a sorbirsi proclami belligeranti che altro non sono se non trasposizioni della realtà. Penso al Cura Italia, al Decreto Liquidità, al Decreto Rilancio. Il tutto "condito" dal presidente del consiglio Giuseppe Conte rilanciando frasi come "potenze di fuoco". "Potenze di fuoco" che avrebbero dovuto risolvere i problemi delle imprese e dei cittadini.
Invece poi scopriamo che centinaia di aziende non hanno ancora ricevuto nulla. Mentre migliaia di lavoratori, soprattutto di piccole e medie imprese, aspettando ancora di ricevere i soldi della cassa integrazione. Ma la "potenza di fuoco" non bastava e allora si è fatto ricorso ad altre parole roboanti.
Già perché, mentre si procede con l'ennesimo ricorso alla fiducia, Conte definisce il Decreto Semplificazioni la "madre di tutte le riforme". Ecco l'uso della parola magica, perché le parole ci stanno tutte ormai nella comunicazione politica».

Ha continuato Ruspandini: «Il fatto è che poi ogni cittadino ha dovuto duellare con la burocrazia e quindi si rende conto che le cose non stanno in questo modo.
Al netto dei nomi e delle definizioni roboanti, siamo in presenza di un provvedimento disorganico e disarticolato. Una specie di decreto Omnibus, una "summa" che contiene tutto e il contrario di tutto: dalla disciplina dei contratti pubblici all'abuso d'ufficio, dall'Alitalia alla valutazione dell'impatto ambientale». 

Ha argomentato ancora il senatore di Fratelli d'Italia: «La valutazione dell'impatto ambientale è un tema a me molto caro. Con grande delusione ho dovuto prendere atto della bocciatura di diversi emendamento sui Sin, i Siti di interesse nazionale. Un argomento che riguarda migliaia di aziende, moltissime delle quali stanno delocalizzando. Perché è inutile che si fa finta di non sapere che un'impresa che ricade nel Sin non può spostare neppure un cancello. Emendamenti che avevamo preparato attraverso il confronto con le associazioni di categoria, con quelle degli ambientalisti, con i Comuni. Emendamenti di buon senso, bocciati dalla maggioranza. E oggi ci presentano un Decreto Semplificazioni che non semplifica nulla».

Quindi, rivolgendosi ai banchi del Governo e della maggioranza, Ruspandini ha aggiunto: «L'unica semplificazione che avete ottenuto è quella delle procedure parlamentari. Mortificando la nostra azione politica con i continui voti di fiducia e con il ricorso a varie task force».

Quindi l'annuncio del no di Fratelli d'Italia al Decreto Semplificazioni. Spiega Ruspandini: «Credo che poche volte nella storia ci sia stato un tale scollamento tra i Palazzi del Governo e il Paese reale. L'emergenza che la gente normale deve fronteggiare quotidianamente non viene neppure vista dal Governo sostenuto da Pd e Cinque Stelle». 

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