Spazio satira
La mostra
27.10.2024 - 19:00
Cento anni, un traguardo importante celebrati con una mostra ed un convegno per dare lustro ad un grande figlio della Ciociaria e del cassinate. Edoardo Paolozzi, è stato uno dei pionieri della Pop Art, infatti, il suo collage del 1947 “I was a rich man’s plaything” in molti libri viene citato come la prima opera veramente Pop Art. Un artista praticamente venerato all’estero, di cui in Italia non si parla ancora abbastanza, anzi, quasi per niente. Ecco, che finalmente grazie al Comune di Viticuso, paese di origine dell’artista, questa tendenza viene sovvertita. Gli amministratori del comune cassinate, paese di origine di Sir Edoardo Paolozzi, in occasione del centenario della nascita del “baronetto” lo hanno voluto celebrare, dedicandogli una mostra ed un convegno, tutto ciò, quale preludio, alla futura acquisizione della casa natale dell'artista e alla prossima apertura di un museo della Pop Art nella piccola cittadina cassinate.
Le sue opere sono esposte al Moma di New York e in varie parti della Gran Bretagna, arrivando tra l’altro anche sulla copertina del disco Red Rose Speedway di Paul McCartney. La sua storia ha inizio ai primi del ’900, con la grande ondata migratoria che aveva interessato l’Italia della post-unificazione, quando una famiglia contadina lasciò il villaggio montano ciociaro, per raggiungere la Scozia portando con sé la giovane Carmela, che in uno di quei viaggi di ritorno al paese conobbe il signor Paolozzi, il quale non si fece problemi a raggiungerla in Scozia. Eduardo nacque da quell’unione. Con la seconda guerra mondiale, le due nazioni si trovarono schierate su fronti opposti. Paolozzi, da italiano, fu internato. E proprio in quel periodo, si avvicinò alla pittura, alla scultura, e anche alla filosofia. Su quest’ultima, divenne un estimatore del filosofo Ludwig Wittgenstein, personaggio peraltro legato anch’egli a Cassino, per via di un internamento durante la prima guerra mondiale.
Il legame tra i due si tradusse nell’opera “Wittgenstein at Cassino”, scultura esposta alla Leeds Art Galery, nel Regno Unito. Una delle più imponenti opere di Paolozzi è poi un altro attestato della sensibilità dell’artista per le sue terre d’origine. Si intitola “The Manuscript of Montecassino” ed è installata in Picardy Place, ad Edimburgo. Un trittico mastodontico formato da una mano aperta, da un piede e da una caviglia tagliata. Paolozzi, insegnò scultura e plastica in diverse scuole, tra cui l’University of California, Berkeley (nel 1968) e il Royal College of Art. Paolozzi lavorò anche a Berlino dal 1974 e a Colonia dal 1977 al 1981, e successivamente insegnò scultura presso la Accademia delle Belle Arti di Monaco di Baviera. Divenne lo scultore ufficiale di Sua Maestà la Regina nel 1986. Nel 1994 fece dono di una gran parte dei suoi lavori e parte degli oggetti presenti nel suo studio alla Scottish National Gallery of Modern Art.
All’iniziativa di Viticuso, hanno partecipato oltre al sindaco Vincenzo Iannetta, i consiglieri comunali, ed altre autorità locali. Da Edimburgo, in video chiamata, è intervenuta una delle figlie di Sir Edoardo Paolozzi, che ha ringraziato per l’iniziativa in onore del padre. Il professor Roberto Capitanio, curatore della mostra ha detto: «Un’esempio di Amministrazione che non guarda soltanto al consenso elettorale, ma a creare qualcosa che resti per le future generazioni e alla crescita del territorio».
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