Spazio satira
Igea - Un calice di salute
30.03.2019 - 13:00
Bambini avvelenati in casa: tra le sostanze tossiche i detersivi e perfino la stella di Natale. Il dottor Giuseppe Ruscetta, specialista in Chirurgia Pediatrica, spiega quali sono le insidie che si celano nelle nostre abitazioni e quali precauzioni adottare per evitare intossicazioni e avvelenamenti.
Quando in famiglia arriva un bambino, la casa che fino ad un momento prima sembrava un nido sicuro e accogliente si trasforma in "nemica" e appaiono uno dopo l'altro, mese dopo mese, tutti i pericoli che nasconde e che sono facilmente accessibili, come spigoli e sostanze nocive, detersivi e brillantanti per lavastoviglie, prodotti per l'igiene degli elettrodomestici e mobili, antiruggine, insetticidi, smacchiatori, oli e creme anti sole, solventi per unghie e tinture per capelli, piante ornamentali.
L'elenco è lunghissimo: si pensi che ogni anno vengono immesse sul mercato duemila nuove sostanze chimiche, ma perfino la stella di Natale può trasformarsi in arma letale. L'ingerimento di tali sostanze tossiche può provocare danni a livello dell'esofago (iperemia, edema, desquamazione superficiale, dell'epitelio, erosioni e/o ulcerazioni superficiali, ulcerazioni che si estendono fino alla tonaca propria) e dello stomaco (erosioni e/o ulcerazioni superficiali, necrosi coagulativa estesa con escare).
L'obiettivo della Pediatria, perciò, è quello di promuovere una cultura tossicologica sempre più consapevole. In Italia, infatti, le intossicazioni rappresentano il 7% dei ricoveri d'urgenza e fino al 3% di mortalità, e avvengono quasi esclusivamente in casa. Il 90% dei casi riguarda bambini al di sotto dei cinque anni, bambini cioè che non sanno leggere e che associano il colore al sapore. A loro sembra un bel gioco curiosare e assaggiare i prodotti custoditi sotto il lavello o curiosare nella borsa della mamma, che magari contiene compresse e pillole.
Anche molte piante che abbiamo in giardino o in casa possono rivelarsi tossiche: è il caso della digitale (le cui bacche di nicotina possono determinare entro 15 minuti nausea, vomito, dolori addominali, scialorrea), dell'oleandro (nel suo insieme, e perfino l'acqua della pianta può dare nausea, vomito salivazione, crampi addominali, diarrea, cefalea, sonnolenza, vertigine, allucinazione, aritmia, bradicardia) e della stella di Natale (le sue belle foglie rosse, ma anche i rametti e il lattice possono provocare bruciore delle mucose, edema orale, pirosi, nausea e vomito, convulsione da ipocalcemia, dermatiti, congiuntiviti, lesioni corneali).
Gli avvelenamenti accidentali possono essere il più delle volte evitati mettendo in atto poche ma fondamentali regole:
• Conservare i prodotti potenzialmente tossici fuori dalla portata dei bambini
• Non riporli mai nelle dispense alimentari
• Non travasare mai prodotti non alimentari in confezioni ad uso alimentare
• Non mescolare prodotti diversi (acido e candeggina)
• Controllare la tossicità delle piante da appartamento
• Controllare gli impianti di riscaldamento
• Non chiamare mai le medicine caramelle
• Non assumere e somministrare farmaci senza prescrizione medica
• Controllare nome, posologia e modalità di somministrazione del farmaco
• Conservare i farmaci nelle confezioni originali
• Non lasciare i farmaci incustoditi
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