Spazio satira
Igea - Un calice di salute
21.03.2019 - 14:15
Primavera è anche il momento di pensare alla bilancia. Per molti sta per suonare l'ultima "chiamata" per rimettersi in forma prima della prova costume che è sempre più imminente. Ma una dieta senza sacrifici sembra un ossimoro: nell'immaginario collettivo dimagrire è associato al digiuno.
Troppo spesso, infatti, negli ultimi decenni la parola "dieta" è stata erroneamente associata al semplice e talvolta drammatico concetto di restrizione calorica, in rima con l'idea del sacrificio, del divieto e della mortificazione di gusto, tradizioni e vita sociale. Sì, anche vita sociale, perché spesso chi è dieta rinuncia alle uscite in compagnia o evita i momenti conviviali, quando diventa facile " cedere" alle tentazioni di gola.
Partendo dall'etimologia del termine greco – diaita - ossia modo di vivere volto alla salute, ci rendiamo conto di quanto sia limitante considerarla nell'accezione comune di rimedio temporaneo piuttosto che mezzo con cui aver cura costante della propria salute e della propria immagine. Per comprendere la serietà della materia basti pensare che la nutrizione clinica è presente in svariati ambiti e, a seconda delle condizioni, fisiologiche o patologiche, prevede un intervento accurato e personalizzato.
In condizioni fisiologiche bisognerebbe ispirarsi ad una dieta funzionale, che propone alimenti con potere "farmacologico" in grado di creare salute. A tal proposito ricordiamo la dieta mediterranea sinonimo di alimentazione salutare ed al contempo facile e gradevole da seguire. Tale modello era quello seguito dalle popolazioni rurali dei popoli mediterranei che traevano l'energia quasi esclusivamente da prodotti di origine vegetale, con scarsissime quantità di prodotti animali idonei ad integrare le carenze senza esporre a rischi di sovra consumo. Se concepiamo così il modello, ci accorgeremo che esso comprende tutti i meccanismi al vaglio della moderna ricerca, che promette la prevenzione dalle patologie croniche ed un invecchiamento "sano".
Non è dunque una questione di dieta, ma di stile di vita. "Fa' che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il tuo cibo": Ippocrate – il padre della medicina - sintetizzava così la relazione tra ciò che mangiamo e la nostra salute.
- scegliere cereali (pasta, riso, fette biscottate, pane) e zucchero integrali rispetto a quelli raffinati;
- consumare con moderazione la carne - rossa o conservata o bruciata - e il pesce di grande pezzatura, prediligendo quello azzurro (alice, sgombro, sardina, pesce sciabola, aguglia...);
- prediligere alimenti biologici privi di sostanze chimiche tossiche;
- mantenere il peso forma anche attraverso un livello di attività fisica costante.
Dottoressa Alessandra Quaglieri, dietista
alessandra.quaglieri@gmail.com
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione