Spazio satira
Igea - Un calice di salute
06.03.2019 - 14:15
Sono duecento mila gli italiani che ogni anno vengono colpiti da ictus, che rappresenta la terza causa di morte dopo l'ischemia miocardica e le neoplasie, e causa il 10-12% di tutti i decessi. Il 75% delle persone colpite sopravvive con una qualche forma di disabilità, di queste la metà è portatore di un deficit così grave da perdere l'autosufficienza. In Italia rappresenta la principale causa d'invalidità.
Se cerchiamo più in dettaglio le cause vediamo come nel 20% sia dovuto a stenosi (restringimento od ostruzione) carotidee secondaria aterosclerosi, nel 30% criptogenetico, ed un ruolo importante è dato dalla fibrillazione atriale, tra le più frequenti aritmie cardiache. Ma quest'ultime forme di ictus possono però essere prevenute anche grazie a nuovi farmaci anticoagulanti orali che rendono il sangue più fluido impedendo la formazione di coaguli responsabili dell'ictus.
Ma oggi è l'aterosclerosi a rappresentare il vero Killer del mondo occidentale. E' caratterizzata dall'indurimento (sclerosi) dell'arteria e dalla formazione nella parete della stessa dell'ateroma, accumulo di materiale poltaceo giallastro costituito soprattutto da colesterolo ossidato. Questi eventi determinano l'innesco di quei processi infiammatori, degenerativi e di proliferazione cellulare abnorme che portano, nel corso di decenni, ai sintomi clinici caratteristici in base all'organo interessato.
L'infarto del miocardio se ad essere colpito è il cuore, l'ictus se è interessato il cervello, l'arteriopatia ostruttiva degli arti inferiori, con la classica claudicatio intermittens, se viene colpita la circolazione di tale distretto, Patologie che nel loro insieme rappresentato la prima causa di morte e di disabilità nel mondo occidentale. A tutt'oggi, e più che mai, la priorità spetta di diritto alla prevenzione, non possiamo stare ad aspettare gli eventi cardiovascolari, tentar di chiudere la porta a buoi scappati o a trombosi/ictus avvenuto.
Infinite cause possono determinare l'aterosclerosi, ma non possiamo ignorare che anche l'aria che respiriamo può facilitarne l'insorgenza. Vivere a Parigi o nel suo sobborgo, Bois Herpin immerso nel verde, comporta un'aumentata calcificazione e presenza di placche carotidee del 38%. Un ruolo sempre più preponderante assumono le sostanze stupefacenti, cocaina e cannabis, in particolare.
Ma, da soli, nove fattori - fumo, ipertensione, diabete, elevati valori di colesterolo, obesità addominale, stress, inattività fisica, scarsa assunzione di frutta e verdura ed assunzione di alcol - sono responsabili di oltre il 90% di tutte le morti premature. Il sovrapporsi tra loro aumenta in maniera esponenziale il rischio di avere eventi cardiovascolari, ad esempio avere tutte e nove tali condizioni aumenta il rischio d'infarto di 300 volte.
Appare evidente come sia quindi importante calcolare il rischio cardiovascolare globale più che considerare ogni fattore eziologico o di rischio separatamente. Pur essendo molteplici le cause dell'aterosclerosi, la prevenzione deve puntare ad ottimizzare la qualità della vita, ponendo attenzione allo stile della vita stessa e all'alimentazione corretta. Non grande abbuffate di ogni piacere, ma il "gustare" e il "contemplare " che non sono solo momenti per i mistici, ma educazione ad una vita sana per tutti. In poche parole respiriamo la migliore aria, beviamo l'acqua più pura, e mangiamo i migliori biscotti per il nostro benessere e piacere.
Per saperne di più: dottor Alessandro Ricci, Specialista in Angiologia e Presidente della SIAPAV Lazio, Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare
www.drriccialessandro.it
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