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Frosinone

"Mai da sole": insieme contro la violenza di genere

Una giornata di confronto e sensibilizzazione promossa dalla Asl di Frosinone

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La Asl di Frosinone ha promosso e organizzato l’evento “Mai da sole: voci, reti, azioni. Il sistema sanitario e la rete territoriale contro la violenza di genere”, una giornata di confronto e sensibilizzazione dedicata a un tema che riguarda l’intera comunità e che si è svolta questa mattina nella Sala Teatro di via Armando Fabi.

L’iniziativa è nata dalla volontà forte e convinta della nuova Direzione strategica, guidata dal Direttore Generale Arturo Cavaliere, che ha voluto imprimere un segnale chiaro di impegno e attenzione. Un ringraziamento particolare alla Direttrice Sanitaria, Maria Giovanna Colella, che ha fortemente voluto questa giornata e il cui percorso professionale testimonia una sensibilità e una competenza tradotte oggi in azioni concrete sul territorio. A completare la Direzione strategica, il Direttore Amministrativo Giovannino Rossi.

L’evento ha visto la collaborazione e il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Frosinone, rappresentato dal Presidente Vincenzo Galassi, e dell’Ordine provinciale dei Medici di Frosinone, guidato dal Presidente Fabrizio Cristofari.

Hanno portato il loro contributo il Direttore Generale Arturo Cavaliere; la dottoressa Agnese Scala, Capo di Gabinetto del Prefetto di Frosinone; il Sostituto Procuratore della Repubblica Lorenzo Maria Destro; il Questore Stanislao Caruso; la presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche Sociali Alessia Savo; il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli; e il presidente dell’Ordine dei Medici di Frosinone, Fabrizio Cristofari.

La giornata
L’incontro si è articolato in tre momenti di confronto. Nel primo, dal titolo "Dalla legge all’azione: strumenti giuridici e risposte istituzionali alla violenza", sono stati affrontati gli aspetti giuridico-legali della violenza di genere. Sono intervenuti la Direttrice Sanitaria Maria Giovanna Colella, il Sostituto Procuratore Lorenzo Maria Destro, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Frosinone Vincenzo Galassi, l’ispettore Cristian Saccucci, responsabile Sezione Codice rosso e violenza di genere della Polizia di Stato di Frosinone e la dottoressa Antonella D’Ambrosi (Uosd Dipendenze e Psicopatologie nel circuito penitenziario).

Il secondo panel, "Dalla ferita alla forza: il ruolo della comunità nel sostegno alle vittime" è stato dedicato al sostegno, alla cura e al riscatto, arricchito dalla testimonianza di una giovane donna vittima di violenza domestica, rinata grazie al progetto interistituzionale ‘Mani in pasta contro la violenza’, progetto scaturito dal protocollo interistituzionale del 2022, e ideato e realizzato dall’Azienda Speciale Frosinone Formazione e Lavoro della Provincia di Frosinone, allora guidata dall’amministratore unico, l’avvocato Fabrizio Zoli, tesoriere dell’Ordine degli Avvocati di Frosinone.

Sono intervenuti il dottor Rocco Pantanella, dirigente medico del Pronto Soccorso e responsabile Uosd Procedure e percorsi d’urgenza Asl Frosinone; la dottoressa Antonia Di Mario, infermiera del Pronto Soccorso di Frosinone; la dottoressa Sarah Frongia, assistente sociale della Uoc Ematologia e Direzione Sanitaria del Polo Ospedaliero di Frosinone; la dottoressa Marina Zainni, dirigente psicologa del Dipartimento di Salute Mentale e Patologie da Dipendenza della Asl di Frosinone; la professoressa Patrizia Palombo, presidente provinciale del Telefono Rosa; la giornalista del quotidiano "Ciociaria Oggi" Nicoletta Fini; la dottoressa Serena Zurma, dirigente psicologa della Uosd Consultori e Percorso Nascita, presso il Consultorio Familiare di Frosinone.

Il terzo momento, "Dalla cura alla tutela" ha visto i contributi dei rappresentanti dei distretti sociosanitari, delle associazioni antiviolenza mappate sul territorio e alle dirigenze delle professioni sanitarie, rappresentate dalla dottoressa Nisia Lucchetti.

In platea anche la classe 3G, indirizzo sociosanitario dell’Istituto "Luigi Angeloni" di Frosinone, accompagnata dalle docenti Cristiana Saorin e Pierangela Paolucci. La loro presenza ha rappresentato un segnale importante: la lotta contro la violenza di genere passa attraverso la consapevolezza delle nuove generazioni.

«La sanità non è soltanto cura, ma anche tutela e prevenzione - ha sottolineato il direttore generale Arturo Cavaliere - Negli anni questa Asl ha messo in campo strumenti concreti: il Percorso rosa nei Pronto soccorso, la rete degli psicologi nei consultori e il rinnovo del protocollo Zeus con la Questura, che si concentra sul recupero dei soggetti maltrattanti. Non partiamo da zero: abbiamo costruito una rete interistituzionale che ha dato vita a progetti efficaci come ‘Mani in pasta contro la violenza’. Questo percorso non si esaurisce oggi: deve essere costruito e implementato ogni giorno, con la collaborazione e l’impegno di tutti gli attori coinvolti. Solo così possiamo dare vita a un sistema davvero efficace di protezione e sostegno per chi è stato costretto a conoscere il dolore, la rabbia e spesso l’impotenza di fronte alla violenza».

La dottoressa Maria Giovanna Colella, direttrice sanitaria Asl Frosinone, ha, poi, sottolineato: «Il riconoscimento della parità di genere è una battaglia ancora in corso e richiede un ulteriore scatto culturale, una vera democrazia di genere. La rete e la consapevolezza sono strumenti fondamentali per costruire un futuro di equità e rispetto. In questo percorso, la sanità ha un ruolo cruciale: non solo cura, ma anche tutela e prevenzione. La nostra giornata si inserisce nel solco della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: è un’occasione per ribadire che la violenza di genere non è un fatto privato, ma una questione sociale e culturale che riguarda tutti. Solo attraverso la collaborazione e la responsabilità condivisa possiamo trasformare la memoria del dolore in azioni concrete di giustizia, solidarietà e rinascita».

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