Spazio satira
Politica
07.04.2025 - 10:00
Norberto Venturi
«La votazione sul bilancio è servita a fare finalmente chiarezza in consiglio comunale. Adesso si sa bene chi sta con chi». Così Norberto Venturi, consigliere comunale del Pd. Una disamina a trecentosessanta gradi la sua. Gli abbiamo chiesto: e adesso che succede? Rileva Venturi: «Il documento contabile è passato con 17 voti su 33. Il voto esprime e fotografa una coalizione in difficoltà. Non cambierà nulla. Come al solito in questo consiglio comunale ci sono delle logiche trasversali, totalmente sganciate dalle posizioni politiche. E inevitabilmente si ripropongono situazioni viste tantissime volte. Con esponenti delle opposizioni in soccorso della maggioranza. Peraltro non c’è stata un’intesa vera, parametrata sui programmi e finalizzata al superiore interesse della città. Perché questa poteva essere una prospettiva da prendere in considerazione. Invece la sensazione trasmessa è quella di voler “passare la nottata”. Su queste basi non si costruisce nulla. Quando invece Frosinone avrebbe bisogno di un’accelerazione enorme, basata su condivisione e consenso. Faccio un esempio: all’inizio di questa consiliatura si affrontò in consiglio comunale il tema dell’ascensore inclinato. Noi pensavamo che fosse fondamentale rimettere in funzione l’impianto di risalita.
L’Amministrazione e la maggioranza puntarono sul “raddoppio” delle cabine. Beh, nulla è avvenuto e l’impianto è ancora fermo. Poi è evidente che l’altro giorno in consiglio comunale, proprio sul bilancio, c’è stato un uso politico degli emendamenti. Nel senso che sono stati bocciati solo quelli presentati dal Pd. Senza neppure entrare nel merito. Evidente che si voleva esclusivamente definire i confini della nuova coalizione per blindare l’approvazione del documento contabile. Dicevamo che i nostri emendamenti sono stati respinti aprioristicamente. E invece guardavano proprio al superiore interesse della città. Penso all’ascensore inclinato. Ma penso pure alla necessità di salvare i platani dell’alberata, che sono un simbolo di questa città. Così come il bilancio prevede tagli forti ai servizi sociali, specialmente per gli anni 2026 e 2027. Con percentuali di sforbiciate che oscilleranno tra il 34% e il 55% relativamente agli asili nido e al sostegno alle fasce più deboli della popolazione. Ora, a tutto voler concedere, è impensabile che nei prossimi anni possano diminuire le esigenze di anziani e fasce deboli».
Aggiunge Norberto Venturi: «La votazione sul bilancio mette in evidenza la volontà di “tirare a campare”. Alla giornata. Quando invece il sindaco Riccardo Mastrangeli, invece di concentrarsi su queste manovre di “sottogoverno”, dovrebbe avere il coraggio di rivolgersi all’intero consiglio comunale. Sottolineo, senza timore di smentita, che ci sono tante persone che potrebbero guardare esclusivamente all’interesse della città. Ma occorre un passaggio netto, chiaro e trasparente in aula. L’input può darlo soltanto Mastrangeli. Lanciando un messaggio forte all’intera classe politica: il trasversalismo viene visto soltanto come un meccanismo utile soltanto a “vivere politicamente alla giornata”. Ma si potrebbero individuare e portare avanti obiettivi “trasversali”, nel senso di condivisi nell’interesse dei cittadini. Un percorso del genere avrebbe bisogno di tre tappe: ammettere che una stagione è finita, rivolgere al consiglio comunale un appello parametrato su priorità programmatiche chiare e fattibili e poi accompagnare la città a nuove elezioni. Invece si è scelto di trovare delle “stampelle” in grado di garantire l’approvazione del bilancio e magari il mantenimento del numero legale. D’altronde è la storia politica di Frosinone: scomposizione e ricomposizioni di gruppi e schieramenti per evitare di andare a casa. Ecco perché il nostro capoluogo non effettua mai un vero salto di qualità».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione