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Frosinone

Lo Scalo un osservato speciale. Nella zona rossa presenze in calo

Proseguono ogni settimana le operazioni interforze nella zona rossa della stazione. Giovedì nuovi controlli. Impiegati la guardia di finanza con i cinofili, la polizia, i carabinieri e i vigili urbani. E gli effetti iniziano a vedersi

Controlli senza sosta nell’area rossa della stazione ferroviaria. Ormai le operazioni interforze con l’impiego di tutte le forze di polizia sul campo non si contano più. E stanno producendo i primi effetti. Con l’allontanamento delle persone sospette o moleste o con precedenti, ma anche con una significativa diminuzione dell’affollamento soprattutto in determinati orari a piazza Pertini.
Anche giovedì, su disposizione del questore Pietro Morelli le forze dell’ordine si sono suddivise il quadrilatero della zona rossa per un’operazione che ha visto sul campo gli uomini della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza, questi ultimi anche con le unità cinofile, e della polizia locale.

I controlli ormai sono all’ordine del giorno per fronteggiare una situazione che aveva generato viva preoccupazione tra i residenti, i lavoratori della zona e i pendolari anche a seguito dei lavori di rifacimento del complesso della stazione ferroviaria. Per effetto del cantiere, infatti, sono stati chiusi piazzale Kambo e il sottopasso ferroviario. La conseguenza diretta è stata per i pendolari, costretti a fare giri più ampi, a utilizzare il cavalcavia di via Pergolesi (non senza polemiche all’inizio per lo stato in cui versava) e ad attraversare il capolinea dei bus di piazza Pertini. Ed è soprattutto lì che si sono verificati, in passato, episodi di violenza come liti, aggressioni e perfino accoltellamenti. Per non parlare dello spaccio di droga. Per evitare inoltre l’utilizzo di una seri di vani in posti abbandonati si è proceduto a mettere delle reti elettrosaldate così da scongiurarne l’utilizzo per lo spaccio e per altre attività illecite.

Era stato il prefetto di Frosinone Ernesto Liguori, dopo il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, a firmare l’ordinanza per la zona rossa alla stazione, valida per due mesi, a seguito delle proteste dei pendolari, dei vari episodi di cronaca e della richiesta da parte dell’ex sindaco ora deputato Nicola Ottaviani.
La zona rossa interessa piazzale Kambo, piazza Pertini, via Mascagni, via don Minzoni (dall’incrocio con via Mascagni alla stazione ferroviaria), via Puccini (fino all’incrocio con via Sacra Famiglia), via Refice (nel tratto adiacente alla stazione ferroviaria), via Monteverdi (dall’incrocio con via Mascagni fino alla stazione), via Sacra Famiglia, viale Verdi (fino all’incrocio con via Cosenza), via Pasta (sottopassaggio), via Pergolesi, via Valle Fioretta (dall’incrocio con via Mascagni fino al sottopasso con via Monti Lepini).

Nell’ordinanza, pur dando atto dei continui interventi delle forze dell’ordine nella zona con le operazioni ad alto impatto, si evidenzia la presenza di «aree caratterizzate da situazioni di degrado e di microcriminalità diffusa, con episodi di risse, aggressioni violente, reati contro il patrimonio e spaccio di sostanze stupefacenti, dove è necessario assicurare sempre più efficaci misure di contrasto». Ed è in tal senso che ora stanno continuamente intervenendo le forze dell’ordine.

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