Spazio satira
01.06.2017 - 17:03
Abbiamo avuto il piacere di conoscere Nicolò Brighenti al di fuori del rettangolo di gioco in un'intervista sul nostro mensile Qui Magazine. Una persona squisita, ma soprattutto di una forza morale fuori dal comune. Capace di combattere e vincere due incredibili battaglie contro una sfortuna fuori dal comune. Un'operazione alla testa nel 2009 per un tumore, e poi a settembre 2015 al pancreas per una lacerazione traumatica causata da uno scontro fortuito con il compagno di squadra Vigorito (portiere del Vicenza). Due interventi che avrebbero distrutto qualsiasi uomo. Cancellato la speranza di chi era riuscito con sforzi immani a coronare quel sogno di calciatore che lo accompagnava fin da bambino. Ma non Nicolò Brighenti. Sorretto, come ci aveva raccontato in quell'intervista, da una grande fede in Dio.
Oggi la storia di questo eccezionale ragazzo, che meriterebbe quantomeno di essere raccontata in uno di quei libri preferiti da Nicolò, ossia quelli che parlano di autobiografie di campioni che con la forza di spirito, l'abnegazione, la determinazione, ma soprattutto, come anticipato prima, la fiducia illimitata nei confronti di Dio, sono riusciti a vincere "battaglie incredibili", si arricchisce, purtroppo, di un'altra pagina difficile da accettare. Per tutti forse. Ma non per lui. Di questo ne siamo certi. Dopo l'infortunio alla spalla di cui era rimasto vittima durante la prima di ritorno sul campo della Virtus Entella e la susseguente operazione e riabilitazione avvenute a Verona, un mese e mezzo fa Brighenti era tornato nel capoluogo ciociaro e aveva ripreso a lavorare, anche se a parte, con il resto dei compagni. Lo avevamo incontrato allo stadio e ci aveva detto.
«Tutto procede per il meglio. Per il via della preparazione sarò a completa disposizione. La spalla è stata bloccata in maniera definitiva e quindi non ci sarà più il rischio di possibili lussazioni».
Nei giorni scorsi, poi, il difensore aveva mostrato dei problemi di salute e la dottoressa Spaziani lo ha invitato a effettuare delle accurate analisi. L'esito delle stesse ha mostrato un nuovo problema al pancreas: una cisti che andava asportata immediatamente. Brighenti è stato così trasportato d'urgenza a Vicenza e nella giornata di martedì è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Intervento riuscito alla perfezione, anche se sia il suo medico di fiducia che lo aveva seguito in occasione della prima operazione al pancreas, dottor Ragazzi, che la dottoressa Spaziani non hanno, giustamente, voluto rilasciare commenti per motivi di privacy. La tempestività nell'intervento è stata decisiva. A questo punto bisognerà attendere qualche giorno per capire come procederà il decorso post operatorio e conoscere i tempi di recupero del ragazzo. Ma soprattutto, come tutti ci auguriamo, sapere se Nicolò potrà tornare a giocare a calcio. Quel calcio che gli ha tolto molto di più di quanto fino a oggi non gli ha dato. Adesso è davvero giunto il momento che questo sport gli regali tutte quelle soddisfazioni che si è guadagnato con gli interessi negli ultimi anni.
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