Serie B
23.04.2021 - 13:53
Se la fase offensiva del Frosinone piange per i gol segnati con il contagocce, quella difensiva non ride per quelli che ha subìto. Soltanto ventinove le reti realizzate che pongono la formazione di Fabio Grosso al quintultimo posto della classifica dei migliori attacchi. Mentre quaranta sono state le reti incassate con la dodicesima posizione, condivisa con la Cremonese, che resta ugualmente negativa. Se stenti a fare gol difficilmente vinci, se ne subisci più delle maggior parte della altre squadre, più facilmente perdi. E infatti il Frosinone si è imposto soltanto in nove partite su trentaquattro (tre soli successi in casa con Ascoli, Chievo e Cremonese), mentre ne ha perse dodici e tredici le ha pareggiata. Sette con il risultato di zero a zero. Con questi numeri è chiaro che la classifica generale dei canarini langue e preoccupa anche, quando al termine el campionato mancano soltanto quattro partite. Sestultimo posto che vale la permanenza, ma che può anche peggiorare se la squadra di Grosso non si sveglia dal torpore di questa ultime partite. Tre punti sulla zona play out non ti danno alcuna sicurezza se non migliori e, comunque, se non inverti la rotta attuale. La ricetta è semplice: fare più gol e subirne di meno. Un concetto banale ma che, spesso, è difficile attuare. Il Frosinone dovrà riuscirci dopo aver messo una pietra sopra il passato recente. A cominciare dal 1° maggio quando dovrà tornare a giocare affrontando al "Benito Stirpe" il Pisa. E non basta assolutamente quanto finora raggiunto in fatto di gol realizzati. La squadra dovrà farne di più. E soprattutto gli attaccanti che finora sono andati a segno 16 volte delle 29 reti realizzate. Soltanto cinque volte nel girone di ritorno: Novakovich ha fatto gol ad Ascoli (1-1) e a Cosenza (1-2) mentre le altre tre reti portano la firma di Iemmello nelle gare persa in casa con il Venezia, e in quelle di Chiavari contro l'Entella e con il Monza tra le mura amiche. Novakovich, comunque, ne ha messe a segno più dei compagni di reparto. Sette i centri. Quattro volte a segno è andato Parzyszek, ma tutte nel girone di andata. Come pure Ciano (due gol) che ha segnato con il Pescata e con il Chievo sempre all'andata. Delle restanti tredici reti, sette sono state realizzata dai difensori: Szyminski e Salvi due, Zampano, Ariaudo e Brighenti una ciascuno. Un apporto maggiore sarebbe dovuto arrivare dai centrocampisti. E, invece, a segno due volte soltanto con Rohden, altrettante con Kastanos, mentre una rete ciascuno è stata realizzata da Maiello e Tabanelli. Ma il primo su punizione e il secondo su rigore. A proposito di Rohden, i due gol hanno fruttato sei punti con le vittorie sulla Cremonese (1-0) in casa e a Reggio Emilia (1-2). L'ultimo gol firmato da una punta è stato il primo dei due realizzati a Cosenza da Novakovich al 44' del primo tempo. Poi attaccanti a secco nelle restanti sette partite che hanno fruttato un solo gol, quello realizzato da Brighenti con il Cittadella nella gara del 10 aprile scorso.
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