Spazio satira
Serie B
14.07.2020 - 12:41
Doveva essere la gara del rilancio, la gara da tre punti per migliorare almeno il piazzamento playoff. E' stata la gara del nulla di fatto. Un pareggio, classifica immutata, sogno del secondo posto ormai svanito con il Crotone avanti di nove a quattro giornate dalla fine. Soprattutto è stata la gara degli esperimenti falliti. La Juve Stabia non si è fatta cogliere impreparata come aveva invece fatto lo Spezia e la mezza rivoluzione a centrocampo di mister Nesta ha solo peggiorato gli equilibri. Complice il gol fulmineo delle Vespe, i ciociari si sono ritrovati con un Rodhen orchestrale basso e un Paganini che faceva la spola nella terra di nessuno, passando da mezzala a terza punta. Nelle intezioni avrebbe dovuto essere il centrocampista che pressava alto andando a bloccare le fonti di gioco, nella pratica, Mallamo, Mastalli e Calò lo hanno messo in mezzo, prendendo spesso superiorità in mediana. Copioni stravolti da due gol fulmine. Primo tempo subito frizzante, dopo tre giri di lancette la Juve Stabia passa. Lancio lungo per Bifulco che prende il tempo a Brighenti sul rimbalzo della palla e si infila in area calciando alla destra di Bardi, sfera respinta dal palo e il più lesto è Mallamo che la spinge dentro. Pasticcio difensivo della retroguardia giallazzurra che prelude ad una serata che sarà colma di errori. Per fortuna che a metterci una prima pezza è capitan Brighenti. Quando si va nell'altra metà campo e Ciano calcia una punizione mancina che sorprende Provedel, che aveva piazzato la barriera pensando che andasse sul palo alla sua sinistra, la sfera carambola sul palo e gira dietro la schiera dell'estremo difensore, la difesa prova a spazzare ma arriva come una furia il numero 23 di casa e la spedisce in rete.
In dieci minuti, secondo più, secondo meno, botta e risposta che certifica un inizio gara dove la conservazione delle energie psico-fisiche è messa al bando nonostante caldo e umidità. E così, gli schemi saltano, gli equilibri sono merce rara, la gestione dei ritmi e la manovra di centrocampo latitano. Si va da una parte all'altra, palla lunga, pedalare e centravantoni come Novakovich e Forte che fanno la boa ma non pungono. Al 25' tiro debole di Forte che tiene in apprensione Szyminski (che non lo prende mai), reazione furiosa dei Canarini che dopo la mezz'ora collezionano tre angoli. Addirittura Ciano al quarto corner prova a centrare la porta ma la sfera accarezza la parte superiore della rete. Si chiude la prima parte con un brivido. La rete di Forte, di testa, non è valida: fuorigioco (centimetri).
Nella ripresa il Frosinone al minuto 55' reclama per un intervento duro di Tonucci su Novakovich, poi si cambia campo. Punizione e Calò disegna una parabola sulla quale si avventa il centravanti delle Vespe: 1-2. Nesta concede mezz'ora a Dionisi, Gori si fa male in scivolata ed entra Tribuzzi. Comincia il forcing giallazzurro, altra punizione, altra parabola di Ciano respinta da Provedel. Al 74' cade Ardemagni, per l'arbitro stavolta il fallo di Tonucci c'è tutto. A un quarto d'ora dalla fine Dionisi pareggia dagli undici metri. Assalti e corse da un capo all'altro del campo non producono altri gol. Ardemagni colleziona due gialli (il secondo per simulazione). Pari giusto. Forse anche un pizzico stretto per la Juve Stabia.
Il Frosinone resta ancorato a una sola vittoria dalla ripresa del campionato.
IL TABELLINO
Frosinone - Juve Stabia 2-2
Frosinone (3-5-2)
Bardi; Brighenti, Szyminski, Krajnc; Salvi (14' st Zampano), Paganini (14' st Dionisi), Gori (22' st Tribuzzi), Rohden, D'Elia; Novakovich (22' st Ardemagni), Ciano.
A disposizione: Iacobucci, Bastianello, Verde, Maiello, Citro, Ariaudo, Matarese, Vitale. Allenatore: Nesta
Juve Stabia (4-3-3)
Provedel; Vitiello, Tonucci, Fazio, Allievi; Mallamo, Calò (25' st Calvano), Mastalli; Bifulco; Di Mariano (43' st Ricci), Forte, Bifulco (39' st Della Pietra).
A disposizione: Russo, Polverino, Melara, Rossi, Izco, Todisco, Addae, Troest, Germoni. Allenatore: Caserta
Arbitro: Marini della sezione Roma 1; assistenti Berti di Prato e Macaddino di Pesaro
Marcatori: 3' pt Mallamo, 9' pt Brighenti, 12' st Forte, 29' st Dionisi (rig)
Note: partita a porte chiuse; angoli: 8-4 per il Frosinone; ammoniti: 18' pt Forte, 27' st Tonucci, 30' e 45' st Ardemagni, 38' st Fazio, 41' st Vitiello; espulso: 45' st Ardemagni; recupero: 5' st.
LE DICHIARAZIONI DI NESTA
Il Frosinone di Alessandro Nesta è costretto due volte ad inseguire la Juve Stabia per conquistare un punticino che fa bene alla classifica in chiave play off. Ovviamente per restare nella griglia di cui attualmente occupa la sesta posizione con gli stesso punti (52) del Cittadella. Per il prezioso punticino ci sono voluti due conclusioni su palla inattiva. La prima di Ciano e la seconda di Dionisi dal dischetto. È tutto dire. Insomma i canarini hanno dovuto faticare parecchio per conquistarlo e, questa volta, non c'è spazio a recriminazioni di sorta. Le può avanzare la squadra di Fabio Caserta che, da quando si è tornati a giocare è il secondo punto che mette in cascina. Le altre quattro gare le ha perse tutte. Una in più del Frosinone che di punti ne ha guadanati tre di più. Quella del netto successo sullo Spezia. Al tirare le somme il risultato della gara ha lasciato tutti scontenti. Queste le considerazioni a fine gara di Alessandro Nesta.
Un pari che non migliora la classifica e il morale. Cosa non è andato contro la Juve Stabia?
«La squadra è apparsa stanca più delle precedenti partite. Inoltre in settimana abbiamo perso sei giocatori e ne abbiamo pagato le conseguenze. Sulla partita? Ci siano fatti due gol da soli».
Gara brutta con tanti, troppi errori. Anche da parte dell'arbitro a sentire gli ospiti. Il Frosinone deve sudare anche per restare in zona play off?
«Sicuramente. Purtroppo il momento attuale è paragonabile al calcio d'agosto. In una gara stai meglio in condizione, nella seguente magari non vai. Oggi, come detto, abbiamo incassato due gol un po' da soli e il secondo su calcio piazzato con una valida giocata degli avversari. Noi le occasioni le abbiamo create e in misura maggiore. Ringrazio i giocatori perchè si sono sacrificati pur essendo stanchi».
Quale l'aspetto più preoccupante in vista delle prossime gare?
«Dovremo fare qualche gol in più ed essere molto più cattivi sotto la porta avversaria».
Paganini in quel ruolo non ha dato i frutti sperati. Perché quando è uscito Salvi non lo ha spostato nel ruolo naturale di esterno?
«In settimana Paganini aveva saltato qualche allenamento. Dunque sapevamo che nel corso della gara lo avremmo cambiato. Il suo compito era quello di bloccare la fonte di gioco degli avversari, ovvero il centrocampista centrale Calò».
E DI CAPITAN BRIGHENTI
Per il capitano si è trattato del primo gol stagionale quello che ha pareggiato la rete del primo vantaggio delle veste. E sul successo personale non è mancata la prima domanda a Nicolò Brighenti.
Il tuo primo gol non è purtroppo bastato per vincere la partita. Cosa serve a questo al Frosinone per rialzarsi?
«E' stata una partita molto combattuta che, ovviamente, avremmo voluto vincere. Non ci siano riusciti e non c'è tempo nemmeno di lasciarsi andare alle recriminazioni. Dovremo invece pensare alle prossime gare per vincerne il più possibile».
L'impegno si vede ma il vero Frosinone è ben altra squadra. Che cosa in questo momento vi sta penalizzando di più?
«Andiamo in campo per far bene, abbiamo anche un buon atteggiamento ma, purtroppo, non riusciamo a vincere. Speriamo di riuscirci nella prossima gara».
Quella che vi vedrà impegnati venerdì sera in casa del Pescara: che avversario troverete?
«Loro hanno bisogno di fare punti come noi, anche se per motivi diversi, ossia per evitare i play out. Sarà sicuramente un'altra battaglia dall'inizio alla fine e quindi da giocare con la massima determinazione».
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