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Veroli

Vie del Giubileo tra fede e sapori

La sesta tappa del progetto nell’abbazia di Casamari. Tra gli appuntamenti di ieri un interessante convegno. L’assessore regionale Righini: «C’è una grande vocazione ricca di storia e tradizioni enogastronomiche»

Arte e fede, storia e sapori, saranno protagonisti anche oggi nella giornata dedicata alle eccellenze della Ciociaria: dalla bellezza alla bontà, dai tesori d’arte e all’enogastronomia, Sesta tappa del progetto “Le vie del Giubileo” nell’abbazia di Casamari. Progetto promosso dalla Regione Lazio, Arsial, in collaborazione con i Borghi più belli d’Italia, con la congregazione del Sacro ordine cistercense Casamari, con l’associazione Guide di Cicerone aps e con il patrocinio del Comune. Un percorso che attraversa il Lazio per far conoscere la bellezza della terra ciociara, delle sue tradizioni e dei suoi sapori. Tra gli appuntamenti di ieri il convegno dal titolo “Fede e sapori - le vie del Giubileo”. Un’occasione per fermarsi un momento, ascoltare e riflettere su quanto sia forte il legame tra spiritualità, cultura e territorio. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Germano Caperna, sono intervenuti l’abate dom Loreto Camilli, Enrico Mancini, dottore agronomo, Alessia Savo, presidente commissione sanità e consigliere Regione Lazio, Daniele Maura, vicepresidente della commissione sviluppo economico e attività produttive, consigliere Regione Lazio, e Giancarlo Righini, assessore regionale all’agricoltura. Tra i presenti il sindaco di Strangolagalli, Mauro Celli.

A moderare i lavori Patrizia Viglianti. Il programma di oggi prevede dalle 10 alle 20.30 il mercato dei produttori e degli artigiani; 10-12 visite guidate dell’abbazia e dell’Infiorata (partenza dall’infopoint della manifestazione); alle 10 degustazione olio a cura dell’Ipsseoa “Sulpicio” di Veroli; alle 11 showcooking: maltagliati e fagioli; ore 12- 18 esibizione degli sbandieratori dei rioni di Cori; ore 15 – 17 visite guidate dell’abbazia e dell’Infiorata, alle 18 la messa del Corpus Domini con la processione.

Quella nella storica abbazia cistercense è stata una tappa a cui la Regione teneva molto, come sottolineato dall’assessore Giancarlo Righini. «Una tappa a cui tenevamo particolarmente in una abbazia importante della regione. Una provincia con una grandissima vocazione ricca di storia, di cultura, di tradizioni enogastronomiche. Questo è un luogo che attrae turisti da ogni parte del mondo e il mercatino darà la possibilità di conoscere questo patrimonio di piccole produzioni di nicchia che rappresentano, oltre a un valore economico, un valore culturale e storico importante che meritava un’occasione di poter fare vetrina. Credo che la missione sia riuscita. Voglio ringraziare dom Loreto, padre abate di Casamari e tutti i monaci che ci hanno aperto le porte in questo luogo straordinario e tutti i produttori che insieme a noi espongono queste meraviglie della filiera agroalimentare».

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