Spazio satira
Alvito
28.10.2024 - 19:00
Il teatro organizzato di tutto punto, dal Centro studi “Val di Comino” e dall’amministrazione comunale di Alvito, come avviene praticamente da mezzo secolo. Applausi a scena aperta e ancora un successo, che si rinnova dal 1976. Da quando in seno al consiglio provinciale di Frosinone, nasceva col voto unanime il Premio Letterario “Val di Comino”. Da quella data, quarantanove edizioni senza mai saltarne una: così il premio continua a fare di Alvito la capitale della poesia e della letteratura italiana.
«Il prestigio di un riconoscimento letterario – sottolinea il fondatore Gerardo Vacana – è tutto nella scelta dei premiati, ma non solo. Sono passati da qui i più grandi scrittori italiani, tutti in qualche modo rimasti legati al territorio e alle iniziative del Centro studi. Un evento legato come pochi alla Val di Comino ed alla Ciociaria, nato proprio con lo scopo di promuoverla e di salvaguardarne la bellezza». E la conferma più autentica del prestigio dell’iniziativa, considerata tra i più ambiti riconoscimenti letterari del nostro Paese, la si trova sfogliando l’albo d’oro della manifestazione. Proprio qui compaiono, tra gli altri, i nomi di Andrea Zanzotto, Edoardo Sanguineti, Vivian Lamarque, Giovanni Raboni, David Baldacci, Evgenij Solonovich ma anche Alberto Bevilacqua, Giancarlo Giannini, Giorgio Albertazzi, Lina Sastri, Angela Luce, Violante e Michele Placido, Silvio Muccino, e tanti altri.
E ieri, nell’incantevole teatro comunale Alvito, si è segnato un nuovo successo. Una platea gremita ed entusiasta, alla presenza delle massime autorità, ha applaudito i vincitori dell’edizione 2023. Per la Poesia Giuseppe Napolitano, con il volume “La vita bella” (Ali Ribelli, Marina di Minturno); per la Saggistica Letteraria Tarcisio Tarquini, per l’insieme della sua opera, e Angelo D’Orsi, con “Gramsci - La Biografia” (Feltrinelli, Milano); per la Saggistica Filosofica Biagio Cacciola, per l’insieme della sua opera, e Pietro Salvucci con “Uomo, persona - Caratteristiche filosofico-antropologiche” (Arbor SapientiaE, Roma); per la Saggistica storica don Luigi Mancini, con “I santi e i luoghi di culto a loro dedicati” (Edizioni Confronto, Fondi); per la Storia locale Domenico Cedrone, con “Tre Sandonatesi Illustri” (F&C Edizioni, Arezzo); per il Giornalismo Maria Cristina Cusumano (Radio Rai) e Giorgia Sodaro (Adnkronos).
Nomi che vanno ad arricchire ulteriormente un albo d’oro tra i più riconosciuti d’Italia. La giuria del “Val di Comino”, presieduta da Giovanna Ioli, annovera, lo ricordiamo, Marcello Carlino e Maddalena Vacana. Il Premio come sempre, dopo la cerimonia di premiazione e un suggestivo recital affidato a Dionisio Paglia, ha concluso la serata con un applauditissimo concerto d’onore di Carla Arciero, Giacomo Cellucci e Fabio Viglietta. Si archivia così un’altra edizione da incorniciare; appuntamento per un nuovo successo al 2025, col “Val di Comino” che taglierà il traguardo delle cinquanta edizioni.
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