Emergenza COVID-19
17.03.2020 - 13:45
Produzione di latte attiva ma vendite ferme al palo, così come nel settore ortofrutticolo.
Gli stessi non possono di certo interrompere la produzione, mentre per diminuirla, come gli è stato chiesto da alcune centrali, occorrerebbe cambiare alimentazione agli animali, operazione che richiede comunque tempi lunghi. Dunque si rischia di dover gettare via l'intera produzione se dovessero continuare le difficoltà nel conferimento».
Una situazione che la Copagri nazionale ha fatto presente, assieme ad altre organizzazioni, ad un tavolo con il Ministero dell'Agricoltura: «L'intervento del ministro Bellanova è stato risoluto ed ha chiesto alle centrali di continuare ad accogliere latte, ma la domanda è: a che prezzo? Quanto verrà pagato? Temiamo, da questo punto di vista, che vengano fatte speculazioni. Tra l'altro il Dpcm sembra dare ristoro solo ai caseifici che avranno un sussidio in base al fatturato, mentre gli agricoltori potrebbero restare con un pugno di mosche in mano».
Per stare vicini agli associati la Copagri Fr-Lt ha creato una chat per informare dei cambiamenti e delle decisioni in tempo reale: «Gli allevatori, gli agricoltori,tutti gli associati – conclude Neglia – hanno bisogno di informazioni che arrivano con il contagocce.
Ci siamo mossi in tal senso creando una struttura in grado di reperire le notizie necessarie».
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