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L'inchiesta

Serena, in aula si discute. Papà Guglielmo combatte dal suo letto d'ospedale

L'uomo circa due mesi fa è stato colto da un grave infarto ed è ancora ricoverato allo "Spaziani" di Frosinone. Ma il suo cuore da leone è in Tribunale

Dentro l'aula si discute. Papà Guglielmo combatte a ogni respiro. Fuori dall'aula si ricostruiscono i fatti. Guglielmo è sempre lì, a respirare per la vita. Quella vita che sua figlia ha perso, uccisa nella sua Arce. Quel paese che Guglielmo ha percorso per anni migliaia di volte ricordando i luoghi di sua figlia, una risata, un saluto, un'uscita con gli amici, un acquisto.

Sempre Serena negli occhi a dargli forza in quella battaglia che mai ha lasciato per quasi 20 anni. Indagini, probabili depistaggi, nuova inchiesta, nuovi indagati. Anni di attesa, dolore, speranza. Sempre con Serena negli occhi. Ora sono chiusi, nel reparto Utic dell'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone dove è ricoverato da quasi due mesi per un infarto che lo ha colpito, ma papà Guglielmo resta con grinta appeso al filo della vita e continua a combattere. Per lui. Per Serena.

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Attesta spasmodica fuori dall'aula del tribunale con i servizi dei canali nazionali. Ritmo lento nella stanzetta dell'Utic dello Spaziani. Ritmo lento ma convinto. Una nuova battaglia per papà Guglielmo ma la sua assenza sembra più una presenza. Manca a tutti. E tutti parlano di lui. Tutti hanno un motivo in più nell'attesa. A tutti sembra di vederlo in giro. Quel volto. Quegli occhi che gridano verità. La stessa che invocano tutti.

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