Spazio satira
Aggiornamento
18.12.2019 - 10:20
Il Cda di Fca riunito a Londra e quello di Peugeot riunito a Parigi hanno dato ieri sera il via libero definitivo alla fusione tra i due gruppi: questa mattina in una nota congiunta è stata ufficializzata la fumata bianca. Dalla fusione, che vale 50 miliardi, nascerà il quarto gruppo mondiale dell'auto. La nuova società sarà paritetica 50% Fca e 50% Psa (la holding Exor al 14,5%, mentre lo Stato francese, la famiglia Peugeot e il socio cinese Dongfeng Motor avranno il 5,9% ciascuno), avrà sede in Olanda e sarà quotata a Milano, Parigi e Wall Street. Le sedi operative saranno a Torino, Parigi e Auburn Hills. Alla guida del gruppo ci saranno Carlos Tavares, amministratore delegato e John Elkann, presidente. Il consiglio di amministrazione sarà formato da cinque rappresentanti dei soci Psa e cinque dei soci Fca, mentre l'undicesimo consigliere sarà Tavares che avrà un mandato iniziale di 5 anni. Il governo francese, che aveva fatto saltare il tentato accordo precedente tra Fca e Renault, stavolta ha dato il via libera avendo ottenuto rassicurazioni sul fatto che i posti di lavoro verranno tutelati. Anche in Italia i sindacati chiedono al Governo di vigilare per la salvaguardia dei posti di lavoro e dell'occupazione in tutti gli stabilimenti, a partire da quello di Piedimonte. A questo proposito venerdì a Mirafiori ci sarà un incontro tra i vertici Fca e i sindacati. «Venerdì apriremo una fase di confronto con l'azienda per capire le ricadute del nuovo piano industriale — ha detto ieri a Torino Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl — e chiederemo che ci sia la conferma degli obiettivi della piena occupazione e dei 5 miliardi di investimenti annunciati per l'Italia».
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