L'inchiesta
01.06.2019 - 11:30
Ieri a Frosinone l'udienza preliminare, davanti al giudice Antonello Bracaglia Morante, per il procedimento penale che vede indagato di omicidio volontario Daniele Cestra, di Sabaudia.
La figlia di una delle vittime si è costituita parte civile tramite l'avvocato Iorio e ha chiesto la chiamata dell'amministrazione penitenziaria (e quindi anche del ministero della Giustizia) quale responsabile civile. Questo perché Daniele Cestra, difeso dagli avvocati del foro di Latina Angelo Palmieri e Sinuhe Luccone, era piantone della vittima e aveva una sorta di contratto "di lavoro" con l'amministrazione penitenziaria. L'istanza della parte civile è stata accolta e quindi l'udienza è stata rinviata al 13 settembre. Resta da capire quale sarà la linea che i difensori di Cestra sceglieranno di intraprendere: opteranno per il rito abbreviato o in caso di rinvio a giudizio andranno in Corte di Assise? Al momento ancora non è trapelato nulla.
L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Vittorio Misiti, riguarda due decessi "sospetti" avvenuti tra il 2015 e il 2016 in via Cerreto. Due omicidi, secondo la tesi della procura, per i quali è indagato Daniele Cestra, che in quegli anni era detenuto nel carcere ciociaro per un altro delitto commesso nel 2013 a San Felice Circeo, per il quale è stato condannato in via definitiva a 18 anni. All'ipotesi dell'omicidio, nell'inchiesta per la quale a settembre si celebrerà l'udienza preliminare, il sostituto procuratore Vittorio Misiti è arrivato anche a seguito delle perizie medico-legali eseguite nei mesi scorsi dalla dottoressa Daniela Lucidi. In un caso, per l'accusa sarebbero stati utilizzati dei «mezzi soffici» (un lenzuolo) per esercitare la compressione del collo e l'ostruzione delle vie respiratorie. Oltre a ciò, si ipotizza anche l'utilizzo di corpi contundenti. Il medico legale ha riscontrato, tra le altre cose, la frattura dell'osso ioide e la rottura del timpano.
Per quanto riguarda l'altro decesso, invece, la vittima sarebbe stata immobilizzata (riscontrata la sub-lussazione di due vertebre) e successivamente sarebbe stata impiccata. Ora, dopo l'udienza di ieri, si tornerà in aula a settembre, quando il gup deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura.
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