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Il raccapricciante episodio

Randagismo e cattiveria: strage di cani con le polpette avvelenate

Altri tre randagi uccisi da chi non li sopporta. Il sindaco incarica l'associazione di Fontechiari 'Blue Rangers' di sottrarre gli animali alla mattanza

Ancora cani avvelenati. E ancora nella Valle di Comino. Stavolta luogo del raccapricciante episodio ai danni di incolpevoli cani è Vicalvi. La denuncia arriva direttamente dal sindaco del paese Gabriele Ricciardi e dall'asso ciazione "Blue Rangers" della vicina Fontechiari. Non è la prima volta che in paese si avvelenano cani. Stavolta le vittime di questi atti criminali sono stati tre miti cani randagi. Venivano accuditi da alcune persone del posto e la loro presenza in strada e tra le case (forse la loro unica colpa) non aveva mai dato fastidio a nessuno. Nonostante ciò, molti cittadini chiedevano al sindaco d'intervenire per catturarli e destinarli al canile.

Della cosa Ricciardi ha investito l'associazione "Blue Rangers" per trovare una soluzione al problema del randagismo dei in paese e in tutto il territorio comunale, tanto che c'è stata una riunione nel municipio di Vicalvi. Evidentemente qualcuno ha pensato bene di risolvere il problema in prima persona: la polpetta avvelenata. Un atto criminale e odioso fanno sapere dall'amministrazione alla quale fa eco l'associazione "Blue Rangers": parlano di cattiveria e insensibilità verso quelle sfortunate bestiole. Il sindaco ci tiene a far sapere che atti simili non appartengono alla comunità vicalvese, che nei confronti del randagismo ha sempre mostrato espressione di tenerezza.

Anche l'associazione "Blue Rangers" stigmatizza l'accaduto e parla di deplorevoliazioni, anzi fa sapere che in paese ci sono altri casi di cani non proprio benvoluti e chiedono alle istituzioni locali di denunciare eventuali atti di maltrattamento affinché atteggiamenti simili non avvengano più. Il sindaco Ricciardi e la sua amministrazione collabora fattivamente con "Blue Rangers" per creare le condizioni migliori per la convivenza tra i cani randagi e gli abitanti. La speranza è che atti come l'avvelenamento dei cani non si ripetano più, ma si lavori per assicurare un degno futuro al fedele amico dell'uomo meno fortunato.

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