Disservizi fibra ottica, fulmini e saette mandano in tilt la città: è polemica

Disservizi dalla fibra ottica, fulmini e saette mandano in tilt la città. Gli addetti assicurano che l'esecuzione di numerosi interventi alle cabine della Telecom, avrebbe eliminato quasi del tutto gli inconvenienti delle scorse settimane. Il territorio anagnino, da Pantanello ai Monti, da Osteria della Fontana a Porta San Francesco, è stato colpito da un black out che, se prima della fibra ottica si limitava al mal funzionamento di internet, dall'avvento del rivoluzionario metodo riguarda direttamente anche la telefonia domestica. Il maltempo di metà agosto, così riferiscono, ma non può essere una giustificazione plausibile, avrebbe colpito con fulmini a ripetizione le cabine, che risentirebbero in maniera esponenziale di una sorta di effetto domino. Numerose piastre elettriche sarebbero rimaste vittima degli strali di "madre natura", e prima della sostituzione delle stesse, sarebbe stato inutile installare nuovi modem al posto di quelli, numerosissimi, rimasti fulminati.

Se nella zona di Porta San Francesco perdura la negatività, si deve però ad una causa diversa dalle altre: la macchina tracciatrice dell'impresa incaricata dal comune di installare la fibra ottica per collegare Palazzo d'Iseo al comando della polizia locale (via Carlo Alberto dalla Chiesa), dopo aver danneggiato la condotta idrica e quella del gas metano, avrebbe reciso la linea telefonica sotterranea. La Telecom avrebbe riallacciato i fili, ma resterebbe un guasto elettrico ancora in corso di identificazione.
Mistero sulle cause del disservizio anche in località Finocchieto, con i tecnici all'opera che aggiungono alla conoscenza tecnica il metodo del rabdomante. Le perplessità legate alla posa delle tubazioni interrate da parte delle società di servizio, nessuna esclusa, domina il rientro dalle vacanze delle opposizioni politiche.

Casapound Anagni, con il capogruppo consiliare Valeriano Tasca, oltre a chiedere lumi sulla vicenda "fibra ottica comunale", invita l'amministrazione ad organizzare un tavolo tecnico con gli organismi interessati, per ottenere una mappatura del sottosuolo finalizzata anche ad evitare il ripetersi di episodi incresciosi.