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La svolta

Morte Ferazzoli: un mix di alcol e droghe dietro il decesso. Arrestato un amico

I carabinieri di Bologna hanno messo le manette ai polsi di uno dei sei giovani che hanno partecipato alla festa durante la quale Giacomo si è sentito male

Era arrivato all'ospedale Sant'Orsola di Bologna accompagnato dalla fidanzata alle sei del mattino, in piena crisi respiratoria. "Ho un attacco d'asma", ha spiegato al triage. Poi - come riporta il sito ilrestodelcarlino.it - tutto è precipitato. Il giovane, Giacomo Ferazzoli, operaio trentenne di Frosinone originario di Monte San Giovanni Campano, trapiantato da tempo a Bologna, ha perso i sensi e le sue condizioni sono diventate in pochi minuti disperate. Giacomo aveva trascorso la serata con alcuni amici e, stando alle indagini dei carabinieri, aveva assunto un mix di droghe e alcol. Un mix che alla fine si è rivelato fatale. È morto così, al pronto soccorso del Policlinico, dove i medici - scrive ancora ilrestodelcarlino.it - le hanno tentate tutte per salvargli la vita. Invano. Avrebbe compiuto 31 anni a settembre.

La svolta nelle indagini
I carabinieri, in seguito alle indagini subito avviate in modo capillare, hanno arrestato una persona, ipotizzando che abbia ceduto la dose letale di droga a Giacomo. Si tratterebbe di un amico della vittima, per cui il Pm Flavio Lazzarini ha chiesto la convalida dell'arresto per spaccio e la custodia cautelare. È indagato anche per morte come conseguenza di altro reato. Il Pm ha disposto anche la consulenza medico-legale.

Attesa per l'autopsia
L'autopsia sarà eseguita nei prossimi giorni, per fare piena luce sulle cause del decesso. I carabinieri della Stazione Bologna, dopo aver passato la giornata a sentire la fidanzata, gli amici e i parenti del trentenne, già nella serata di ieri avevano stretto il cerchio attorno all'amico del ragazzo. I contorni della tragica vicenda sono ancora da ricostruire in alcuni dettagli - osserva il restodelcarlino.it - ma gli inquirenti sono convinti di aver acquisito il quadro d'insieme. Ferazzoli, residente in zona Massarenti, ha trascorso la serata a casa di un amico in zona San Donato. Erano presenti sei persone. Nel corso della nottata il trentenne avrebbe assunto alcol e diversi tipi di droghe: cocaina, ecstasy e oppio. Sempre stando agli accertamenti dei militari dell'Arma, non sarebbe stata nemmeno la prima volta. Peraltro, a carico del trentenne risulterebbe un arresto nel 2014 per detenzione a fini di spaccio.

All'alba il malore fatale
Alle prime ore dell'alba, comunque, il giovane si è sentito male e così lui e la fidanzata sono arrivati con mezzi propri al Sant'Orsola. Qui Giacomo ha appunto detto di essere in preda a una crisi d'asma. È stato lo stesso Policlinico a diffondere la notizia ieri pomeriggio con una stringata nota. Purtroppo, le condizioni di Ferazzoli erano gravissime e la morte è arrivata in pochi minuti. Sono stati gli stessi medici a chiamare i carabinieri, i quali si sono messi subito al lavoro.

La disperazione dei genitori
Nel frattempo, la terribile notizia è arrivata nel paesino dell'hinterland di Frosinone dove vivono i genitori, che sono immediatamente partiti per Bologna, arrivando in città nel primo pomeriggio. Anche loro, dopo la tappa al Sant'Orsola, sono stati sentiti a lungo dai carabinieri. La fidanzata, invece, ha parlato solo per alcuni minuti poi si è sentita male. E mentre tanti altri amici arrivavano in ospedale, le indagini sono andate avanti e alla fine è stato appunto arrestato uno dei sei giovani presenti alla festa. Le indagini, però, proseguono e potrebbero arrivare presto altri sviluppi. La morte di Giacomo va chiarita fino in fondo

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