Spazio satira
05.12.2017 - 10:03
Mentre il territorio cassinate piange per le centinaia e centinaia di posti di lavoro andati in fumo nel corso del mese di novembre, il 2 dicembre Marchionne ha annunciato il ritorno in Formula Uno di Alfa Romeo, il prestigioso marchio italiano che caratterizza lo stabilimento Fca di Piedimonte San Germano. «Una gran figata» ha detto orgoglioso l'amministratore delegato di Fca e Ferrari commentando il ritorno di Biscione alle corse automobilistiche.
L'Alfa Romeo Sauber F1 Team ha rivelato la livrea della sua monoposto, che sarà spinta dalla power unit Ferrari del 2018. Ovvero motore, ma anche cambio e sospensione posteriore. Il Biscione di Alfa Romeo e il rosso sono sul cofano motore e la monoposto è bianca e rossa. C'è anche la bandiera svizzera, patria della Sauber.
«Il ritorno di Alfa Romeo in F1 è un evento storico, un momento speciale. Per Fca, per l'Italia e per la Formula Uno. Festeggiamo per due motivi: l'Alfa Romeo riporta in pista la sua tradizione gloriosa e restituiamo alla F1 un brand che ha fatto la storia della categoria. Alfa sarà il capo sponsor del team e condividerà risorse tecniche, ingegneristiche ma anche commerciali. Alfa torna in F1 dopo 33 anni, con il futuro sportivo tutto da forgiare. È l'inizio di un progetto. I piloti ufficiali saranno il francese Charles Leclerc, campione mondiale di F2 nel 2017, e lo svedese Marcus Ericsson. Terza guida l'italiano Antonio Giovinazzi. Certamente un orgoglio e un buon ritorno d'immagine per lo stabilimento Fca di Piedimonte San Germano. Ma non basta.
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