Cerca

Frosinone

Degrado a Cavoni. I consiglieri incalzano l'amministrazione

Sopralluogo al quartiere Cavoni di Pizzutelli, Mirabella e Bortone: «Troppe le cose che non funzionano». E puntano il dito contro l’amministrazione: «Manca una manutenzione ordinaria. Piccole cose che migliorerebbero la zona»

Un campo da calcetto mai realizzato, strade dissestate, siringhe abbandonate vicino ai marciapiedi, un fosso senza nessuna recinzione, giochi per bambini inesistenti e gli anziani che sono costretti a riunirsi in una baracca da anni a causa dell’impasse del palazzo Multicolor. Stiamo parlando del quartiere Cavoni, o meglio il quartiere dormitorio, che vive nell’indifferenza più totale degli amministratori che dovrebbero almeno garantire una manutenzione ordinaria. Sono questi i punti sollevati dai consiglieri comunali Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella (della Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (della Lega) che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo per evidenziare i disagi dei tanti cittadini di uno dei quartieri più popolosi di Frosinone. Con loro anche Giuseppe Munafò, presidente del centro anziani obbligati a organizzare le attività in una casetta di legno dell’ex piazzale Vienna. Una sede che doveva essere provvisoria e invece sono passati anni.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Ciociaria Oggi (@ciociariaoggi)



Il caso del Multicolor
La costruzione del palazzo risale al 2008 con il contratto di quartiere che comprendeva la costruzione di un campetto, di una scuola e di un palazzo destinato al sociale, il cosiddetto “Multicolor”. Ma nel frattempo la società che avrebbe dovuto completare i progetti è fallita così il campetto non è mai stato realizzato e il palazzo mai completato. E un contenzioso che va avanti da troppi anni. Proprio su questo punto i consiglieri chiedono di verificare quali sono ancora le economie degli interventi previsti nell’ambito del contratto di quartiere per vedere se è possibile terminare almeno il primo piano per permettere soprattutto al centro anziani di usufruirne. «La presenza stessa degli anziani – affermano i consiglieri – all’interno di quella struttura avrebbe una funzione di controllo rispetto ai tanti abusi e furti che sono stati fatti nella struttura». Una richiesta avanzata più volte anche durante i question time. Poi c’è la questione del campetto da calcio che dovrebbe sorgere di fianco alla chiesa di San Paolo. «Lo spazio – aggiungono – sarebbe ideale anche per realizzare un piccolo centro sportivo con un campo da basket, da pallavolo e un parco per gli skate». Poi il parcheggio insufficiente. La realizzazzione della struttura sportiva, oltre ad essere un punto di ritrovo ai tanti ragazzi del quartiere ed essenziale per il rilancio del quartiere, potrebbe essere l’occasione giusta per ampliare anche i posti per le auto. Troppo pochi soprattutto quando sono in programma eventi all’interno dell’auditorium o funzioni religiose. Poi i marciapiedi impraticabili, nessun gioco per i bambini e lo stradello di via Berna con scarsa illuminazione e pieno di buche con difficoltà per gli anziani di arrivare in parrocchia. «Stiamo parlando di piccoli interventi che si potrebbero fare per migliorare la qualità della vita dei cittadini – affermano Pizzutelli, Mirabella e Bortone – Al di là di quelli che richiedono ingenti somme di denaro come l’ultimazione del palazzo Multicolr».

Il verde trascurato
Spostandosi verso via Baden Powell c’è un lungo giardino trascurato e pieno di rovi. Tempo fa erano stati posizionati dei tavoli ma dopo alcuni atti vandalici sono spariti. Senza dimenticare il fosso accessibile a chiunque senza nessuna protezione. Una situazione molto pericolosa soprattutto se li vicino dovesse trovarsi a giocare un bambino. «Un’area verde dove era previsto il progetto degli orti urbani che dovremmo assolutamente rilanciare. Infine – concludono – in fondo uno spazio doveva essere dedicato alla sgambatura dei cani. Quello che vogliamo dire è che anche con piccole risorse si potrebbe migliorare il quartiere ma soprattutto la qualità dei residenti». Insomma servirebbe un vero e proprio piano per la manutenzione ordinaria. E poi per tutto il resto. Sempre che interessi a qualcuno.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione