Spazio satira
L'evento
06.06.2024 - 16:00
Una didattica all’aperto, a contatto con la natura, immersa nel verde, e una scuola che cerca di uscire dalle aule fatte di cemento. È questo il nobile progetto promosso dalla campagna Legambiente “Nontiscordardimè - La scuola si fa bella”, che quest’anno celebra i suoi venticinque anni e sbarca al comprensivo quarto di Frosinone, grazie alla collaborazione tra il dirigente scolastico Giovanni Guglielmi, i docenti dell’istituto, il Comune di Frosinone e il circolo “Il Cigno”.
L’iniziativa ha visto la partecipazione attiva di studenti, insegnanti e volontari dell’associazione, affinché il giardino della scuola media Campo Coni diventi un luogo più accogliente e gradevole. Presenti il dirigente scolastico Giovanni Guglielmi, la vicepreside Ingrid D’Annibale, l’architetto ideatore e coordinatore del progetto Marco Rateni, il presidente del circolo di Legambiente Stefano Ceccarelli e il vicepresidente Bernardo Monticelli, e gli studenti accompagnati dai docenti.
«L’uomo non è altro dalla natura, l’uomo è natura, è parte integrante di essa, quindi noi non dobbiamo sentirci come un qualcosa che ne sta al di fuori. Questo è un concetto importante, quindi vivere e passare delle ore del nostro tempo nella natura non può che farci bene», ha detto Stefano Ceccarelli. Entusiasta del progetto il dirigente scolastico Giovanni Guglielmi: «Una scuola che cerca di uscire dalle aule fatte di cemento, per arrivare all’aperto, è la scuola che abbiamo in mente, e che cerchiamo di attuare. Questa è un’aula giardino, perché anche il giardino può diventare un’aula in uno spazio attrezzato».
Il progetto è nato dall’idea di realizzare con la classe seconda E le forme della copertina del singolo “Without you” di David Bowie. L’intento è quello di comunicare ai ragazzi il senso di comunità e responsabilità nelle proprie azioni, in linea con il perseguimento degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, approfonditi in classe durante le lezioni. La nuova aula giardino inaugurata è composta da un disegno centrale formato da 270 piante; diciassette fioriere come gli obiettivi dello sviluppo sostenibile e il numero di allievi della classe II E, contenenti diciassette rose canine messe a disposizione dal circolo Legambiente, diciassette piante fornite dall’architetto Elisabetta Veloccia; sei alberi di melograni provenienti dal vivaio del parco regionale dei Monti Aurunci.
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