Il report
24.10.2023 - 13:00
Frosinone è tra i peggiori capoluoghi d'Italia per tasso di motorizzazione delle auto, isole pedonali e energie rinnovabili. È quanto emerge dalla trentesima edizione del dossier "Ecosistema urbano" di Legambiente e Ambiente urbano. Nella classifica finale, Frosinone perde altre due posizioni e scivola alla numero 76. Magra consolazione, nel Lazio, fanno peggio Roma, ottantanovesima, e Latina che si conferma centoduesima. Quest'anno il primato nazionale se lo aggiudica Trento davanti a Mantova e Pordenone. In coda Palermo, ultima, Catania e Caltanissetta.
Per Frosinone negativi i dati (oltre al 105° e ultimo posto per le auto), della dispersione idrica, ottantesimo, dell'inquinamento (ottantaquattresimo per il biossido di azoto, settantaduesimo per il Pm 10, sessantaquattresimo per il Pm 2,5), del consumo di suolo, ottantacinquesimo, e dell'uso del trasporto pubblico, centesimo più l'ottantaduesimo per l'offerta. Altra nota stonata è il mancato invio dei dati di parametri importanti quali i pannelli solari sugli edifici pubblici, le isole pedonali e le ztl.
Valori positivi si hanno per il verde, quarantesimo posto, per la raccolta differenziata, al 68,7%, che vale il trentanovesimo, le piste ciclabili, trentacinquesimo, e i dati dell'ozono, tredicesimo. Il presidente regionale di Legambiente Roberto Scacchi commenta così la classifica: «Oltre Roma, le notizie positive più importanti e positive arrivano da Frosinone, con la raccolta differenziata e una buona riduzione della dispersione idrica, e da Latina, per il bel salto in avanti di dieci punti percentuali nella raccolta differenziata. Nonostante questi elementi positivi, Latina e Frosinone, già nel fondo classifica, cedono alcune posizioni nella graduatoria nazionale, mentre Rieti e Viterbo scendono vertiginosamente: in ognuna di queste città si può e si deve fare molto di più, su energie rinnovabili, riduzione del numero di auto, contrasto allo smog, economia circolare, cura del verde, per aumentarne le performance ambientali e, con loro, la bellezza e la vivibilità».
Sul fronte dell'inquinamento atmosferico il presidente Scacchi si rivolge alla Regione dopo la richiesta di «smantellamento» del piano della qualità dell'aria per dire che «non c'è nessun miglioramento, soprattutto di fronte ai limiti europei e dell'Oms che saranno molto più stringenti; ridimensionare l'impatto del piano regionale vorrebbe dire avvelenare il futuro dell'aria e dei cittadini nel Lazio. Per la qualità dell'aria sono infatti estremamente negative le situazioni di Frosinone e Roma».
Il presidente di Legambiente Lazio riconosce che per la mobilità c'è tanto da fare: «L'offerta del trasporto pubblico non ha visto miglioramenti rispetto allo scorso anno, come anche l'offerta inerente alle piste ciclabili e alle aree pedonali, mentre il tasso di motorizzazione (tra automobili e motoveicoli) è complessivamente in aumento. Una sostanziale immobilità si riscontra anche nell'ambito delle rinnovabili: tra solare termico e fotovoltaico, i valori, dove dichiarati, restano invariati rispetto all'anno precedente».
Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli dichiara: «L'indicazione che, come amministratori, abbiamo il dovere di cogliere dall'indagine è di proseguire, con ancora più determinazione, nel percorso intrapreso. Continuare a lavorare, dunque, per aumentare le piste ciclabili e le isole pedonali. Dobbiamo continuare a incrementare il dato del verde, che ha già riportato l'innalzamento maggiore rispetto a quanto riscontrato nel resto della regione, mentre, con il nuovo appalto di raccolta dei rifiuti, contiamo di mettere in campo azioni più efficaci».
Sulle troppe auto in circolazione Mastrangeli dice: «È un trend che può essere invertito solo attraverso una maggiore consapevolezza e impegno sulla connessione tra ambiente e salute, con l'obiettivo di realizzare una città più moderna. Una città in cui sia possibile, tramite piste ciclopedonali, nuovo ascensore inclinato e bus elettrico su corsia preferenziale dallo Scalo a via Aldo Moro, raggiungere ogni punto della parte alta o bassa in 10 minuti».
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