Spazio satira
La vicenda
10.03.2021 - 10:00
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Continua senza sosta l'attività antidroga dei carabinieri che hanno tratto in arresto M.V., quarantaquattrenne di Santi Cosma e Damiano, pizzicato con la droga sulla statale Domiziana. Questa volta l'operazione è stata portata a termine dai carabinieri di Sessa Aurunca, che avevano predisposto un posto di blocco a poca distanza dal ponte del Garigliano. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, è stato trovato in possesso di sessanta grammi di cocaina purissima, probabilmente acquistata tra Castelvolturno e Napoli.
Sostanza stupefacente che doveva essere rivenduta sul mercato del sud pontino, a corto di "roba" dopo la serie di arresti compiuti dai carabinieri di Formia nell'ambito dell'operazione Anni 2000 e non solo. Operazioni che hanno decapitato l'organizzazione, che riforniva il mercato dell'estremo sud pontino. In seguito alla serie di arresti comincia a scarseggiare la manovalanza e anche il coordinamento, ma la guardia dei militari dell'Arma non si abbassa e l'altro giorno è caduto nella rete il quarantaquattrenne sancosimese.
Secondo gli inquirenti casertani M.V. è considerato elemento contiguo al clan Mendico, operante nei Comuni di Santi Cosma e Damiano, Castelforte e Minturno, che, come riferito sopra, è stato decimato dell'operazione "Anni 2000", dove, come è noto, sono rimasti coinvolti anche gli affiliati all'altro gruppo capeggiato da Antonio Antinozzi. L'arresto del quarantaquattrenne, secondo gli investigatori, conferma che l'attività di spaccio nell'estremo lembo della provincia di Latina non si è fermato, nonostante gli arresti del gennaio scorso. Per gli stessi inquirenti il clan è ancora in grado di dettare le proprie condizioni sul territorio e non è escluso che nella zona sia attivo un laboratorio in grado di "lavorare" la sostanza stupefacente e renderla commerciabile in dosi moltiplicandone il valore.
Probabilmente l'arrestato, che non appariva nelle ultime indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Formia, è stato coinvolto nell'attività di pusher, per cercare di portare la sostanza stupefacente che ora ovviamente scarseggia. Le massicce quantità di droga che circolavano sino a qualche mese fa sono un ricordo, visto che poco meno di una ventina di persone sono ristrette nelle case circondariali di varie parti d'Italia. Ma la lotta contro lo spaccio di droga non è finita e non è utopia affermare che a breve media scadenza non ci siano altri sviluppi.
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