Cerca

Il punto

Maltempo Valcomino: sale il conto dei danni. Dopo la frana tonnellate di detriti

Si corre per gli interventi sulla regionale 627 dopo la frana. I lavori inizieranno a giorni. A Canneto l'ondata di pioggia costerà almeno cinque milioni

Dopo la tempesta di mercoledì notte che ha sconquassato il territorio a Est della Valcomino, prosegue la ricognizione dei danni da parte di Comuni più colpiti. Tra le zone che ancora vivono in uno stato precario dovuto allo stravolgimento del territorio c'è l'area che comprende la strada regionale 627 e la Valle di Canneto: in entrambi i casi tonnellate di detriti hanno ridisegnato la geografia di quelle aree.

«Durante il sopralluogo effettuato insieme al sindaco di San Biagio Saracinisco, Dario Iaconelli, e i tecnici dell'Astral sulla frana che ha distrutto la Regionale 627 (che collega Sora con Isernia, ndr) si è convenuto di riaprire la strada sulla stessa frana», spiega il sindaco di Picinisco Marco Scappaticci. Con loro la popolazione di San Biagio Saracinisco arrivata lì per manifestare le proprie preoccupazioni e spingere chi di dovere ad affrettare i lavori.

Infatti chi da San Biagio deve recarsi nei centri a Ovest della provincia deve fare un lungo giro passando per Vallerotonda e Sant'Elia Fiumerapido. Intanto si lavora per aprire il cantiere: da quanto si apprende i lavori dovrebbero iniziare a giorni; come primo intervento bisogna frenare il movimento franoso a valle e per questo verranno installati gabbioni di pietre cementati così da arrestare un eventuale scivolamento della frana qualora riprendesse a piovere a dirotto.

Danni ingenti anche su un altro fronte: «In Val Canneto si sono riversati oltre 72.000 metri cubi di materiale da erosione: sepolta l'area picnic, distrutta l'area camping, ricoperto il canale Enel, in pericolo l'area di captazione della sorgente Acea, invaso parzialmente il laghetto, distrutta l'area parcheggio e il costone a sinistra del santuario che per circa due chilometri presenta innumerevoli frane.

Se fosse accaduto con della gente a Canneto ora contavamo le vittime dice Riccardo Frattaroli, sindaco di Settefrati Ormai la Valle di Canneto, una volta vasca di compensazione delle acque provenienti da tre confini, non ha più la stessa funzione per cui le prossime bombe d'acqua potrebbero allagare i centri urbani a valle». Intanto a Canneto la stima dei danni è di circa cinque milioni di euro. 

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione