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La sperimentazione

Covid, prove di vaccino: otto visite per i volontari. Prevista pure un'indennità

Due le fasi prima della produzione del farmaco. Intanto, il presidente del Consiglio Conte ha prorogato fino al 7 settembre le misure anti Covid

Saranno novanta i volontari che nel Lazio testeranno il vaccino per il Covid-19. Per candidarsi ci si potrà prenotare via e-mail all'indirizzo dirsan@inmi.it. I candidati dovranno avere tra i 18 e i 55 anni e tra i 65 e gli 85. Non dovranno aver contratto il Covid e aver partecipato ad altri studi clinici in quest'ultimo anno. I test partiranno dal 24 agosto e saranno condotti oltre che all'istituto Lazzaro Spallanzani, al Policlinico Rossi di Verona e agli ospedali di Piacenza e Cremona.
Chi si sottoporrà alla sperimentazione avrà diritto a un'indennità.

Nella prima fase si studieranno la tollerabilità del vaccino ai vari dosaggi, la frequenza e la gravità di eventuali effetti collaterali. Il vaccino è finanziato con 5 milioni di euro dalla Regione Lazio e altri 3 dal ministero dell'Università con il Cnr. I 90 volontari saranno suddivisi in due gruppi per età: 45 tra i 18 e i 55 anni, altrettanti di età superiore ai 65 anni. Ogni gruppo sarà suddiviso in tre sottogruppi da 15 persone, a ciascuno dei quali verrà somministrato un diverso dosaggio. I 90 volontari sottoposti alla sperimentazione dovranno sottoporsi a otto visite in sette mesi. Il primo a due giorni dalla vaccinazione, l'ultimo alla ventiquattresima settimana.

Se tutto andrà come previsto, si passerà alla fase due con un numero superiore di soggetti da testare. Solo al termine della fase di sperimentazione, accertata l'efficacia del vaccino si potrà ottenere l'autorizzazione dell'Aifa per la produzione e la conseguente commercializzazione. Il vaccino è realizzato e prodotto dalla società ReiThera di Castel Romano. I ricercatori che l'hanno costituita sono stati tra i primi ad utilizzare l'adenovirus dello scimpanzé su cui innestare il materiale genetico necessario per realizzare vaccini contro malattie infettive.

Intanto, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo decreto di proroga delle misure contro il virus fino al 7 settembre. Si punta sull'uso delle mascherine, sul distanziamento fisico e sul lavaggio delle mani come misure minime ed essenziali per il contrasto al Covid. Resta il divieto di assembramento come pure quello di entrare in Italia per quanti arrivano da Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldavia, Oman, Panama, Perù e Repubblica Dominicana.

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