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Eccellenza

Città di Anagni in stand by dopo la sospensione dei tornei

Il punto della situazione lo fa il dg dei biancorossi Marco Galante: "Non è stato un fulmine a ciel sereno... Ma la Federazione poteva pensarci prima di farci ripartire"

Con tre vittorie, una sconfitta e una gara da recuperare si ferma, per il momento la stagione del Città di Anagni Calcio, investita dal nuovo DPCM così come tutte le società calcistiche dall'eccellenza in giù. «Ci si ferma di nuovo - commenta Marco Galante direttore generale dei biancorossi - ma non era una cosa inaspettata visto l'andamento dei continui rinvii che c'è stato nelle scorse settimane. Onestamente ci aspettavamo più tutela da parte della Federazione perché una volta che ci è stato detto di ricominciare pensavamo ci fossero tutte le misure di sicurezza per poterlo fare. Invece non è stato così. Se questa era la situazione non si doveva proprio riprendere l'attività - continua Galante - perché giocare un campionato dove già ci sono tantissime difficoltà, rinviare le partite, poi sospendere le competizioni senza sapere se si possa ricominciare o meno è una cosa assurda. Non c'è chiarezza e si continua ad andare avanti alla giornata».
Lo stop arriva in un momento dove la squadra stava dimostrando una crescita assoluta anche nei singoli e con una posizione di classifica di vertice in linea con le aspettative della società. «Purtroppo la sospensione arriva in un momento in cui stavamo molto bene - sentenzia il dirigente biancorosso -. Questa settimana abbiamo deciso di fermare tutta l'attività sportiva per capire cosa si possa fare. Io ritengo che se si dovessero consentire gli allenamenti individuali, come si parla in questi giorni, non servirebbe a nulla e sarebbe l'ennesimo controsenso in una situazione molto difficile. In questo momento è complicato prevedere cosa potrà accadere nelle prossime settimane. Se ripartiremo cercheremo di lottare per il vertice ma con questo protocollo diventa un terno al lotto perché i valori delle squadre sono abbastanza azzerati in una situazione come questa che stiamo vivendo. Onestamente la vedo difficile ricominciare. Certo è che se si dovesse riprendere l'attività lo si deve fare con l'intenzione di terminare la stagione perché così non è logico. Occorre ricominciare solo quando ci saranno le condizioni di sicurezza per tutti. Il Comitato Regionale della Lombardia in tal senso si è già espresso rinviando tutti i campionati a fine gennaio e credo che anche gli altri dovrebbero adeguarsi. Speriamo - conclude Galante - che questa situazioni torni, al più presto, alla normalità».

 

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