Spazio satira
La novità
16.05.2020 - 21:54
Continuano a crescere, in questo primo scorcio di 2020, il consumo e gli ordini online di cannabis light. Un vero e proprio boom di acquisti, favoriti dallo sviluppo di alcuni e-commerce leader in Europa come CBDexpress e, a quanto pare, destinato a caratterizzare il mercato ancora a lungo, visti e considerati i presupposti che abbiamo avuto modo di valutare nelle ultime settimane, e le buone prospettive di cui sembra potersi accreditare l'intero settore in Italia e nel resto d'Europa. Eppure, a ben rammentare, un anno fa di questi tempi il settore della cannabis light in Italia sembrava potersi avviare al capolinea. Alcune pronunce giurisprudenziali passate in rassegna con particolare enfasi avevano infatti posto seri dubbi sulla sostenibilità di tale business, inducendo molti imprenditori a uscire dal comparto prima di investire risorse ancora più ingenti.
L'e-commerce è il futuro del settore?
In questo scenario c'è una buona base evolutiva che sembra poter caratterizzare il settore in misura ancora più forte: il vero e proprio boom dell'e-commerce legato ai prodotti della cannabis senza THC. Complici le misure di distanziamento sociale e il lockdown introdotto per poter arginare l'escalation della grave crisi pandemica da nuovo coronavirus, sempre più italiani si sono avvicinati (spesso, per la prima volta) al mondo del commercio elettronico. E, si intende, questo è valso anche per quanto concerne la cannabis light che, ben inteso (giova rammentarlo anche in questa occasione), nulla ha a che vedere con i prodotti che sono commercializzati nel mercato nero.
Proprio per poter incentivare il ricorso a queste formule di commercio elettronico, pur in un settore sostanzialmente "nuovo" per il mercato italiano, alcuni dei leader nazionali si sono mossi in misura decisamente proattiva, andando a proporre dei servizi che hanno determinato un immediato gradimento: si pensi al servizio di consegna express, con la possibilità – nelle principali città italiane come Roma – di ricevere in giornata i propri acquisti direttamente a domicilio, a un'assistenza clienti operante tutti i giorni (anche via WhatsApp) fino alle 23.
Cosa dice la legge nel nostro Paese
L'occasione ci è naturalmente utile per poter ricordare come la legge italiane NON consideri come sostanze stupefacenti, le piante di cannabis che hanno un livello di THC non superiore allo 0,6%. Ne deriva che la cannabis light non genera alcun effetto di natura psicotropa, ma permette invece a chi ne fruisce di poter beneficiare solamente dei vantaggi e degli effetti positivi che sono garantiti dal CBD, che non incide in alcun modo sulle condizioni di salute mentale di chi assume tale sostanza, né è una causa di assuefazione.
Ricordiamo inoltre che una pronuncia di Cassazione del 19 dicembre 2019 ha stabilito come la coltivazione per uso personale non sia considerabile necessariamente una condotta colpevole, se non vi sono indici presuntivi espliciti in questo senso. Insomma, in linea con quanto avviene in altri mercati europei, sembra che il settore della cannabis light possa, anche in Italia, avviarsi verso lo sviluppo che gli operatori avevano da tempo auspicato.
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