Ceccanese doc “per cultura e tradizione” – dice - anche se nata e vissuta a Frosinone fino ai sette anni. Si chiama Laura Nardone. Ventidue anni e fa la youtuber. Dopo il diploma al liceo scientifico di Ceccano ha frequentato il Bcm (Beauty Centre of Milan) per formarsi nel make-up. Beauty, teatrale, cine-televisivo, effetti speciali e oggi è una make-up artist completa.

Perché nascono i tutorial su YouTube?

“I tutorial su YouTube nascono, forse, come conseguenza naturale di tutto il mio percorso: ho iniziato grazie alle ragazze di YouTube e ai loro video e adesso io stessa posso, con molta umiltà, faccio interessare le giovani donne al mondo del make-up. Inoltre YouTube è una grande vetrina per farsi conoscere e apprezzare”.

I tutorial vanno di moda già da qualche anno. Non pensi di essere in ritardo rispetto ad altre tue colleghe che magari sono già lanciate nello show business?

“Se mi poni la domanda così, forse sono in ritardo, ma guardando la cosa dal mondo di YouTube posso assicurarti che è una realtà in continuo movimento, in costante crescita. È una piattaforma così dinamica per cui si è sempre in tempo. Certo, sicuramente non è semplice trovare spazio in un mondo social in cui alcune make-up artist sono dei veri e proprio mostri sacri, con grandissimo seguito; ma ho solo ventidue anni: no, non mi sento in ritardo!”.

Gli amici cosa pensano dei tuoi video?

“Sono contenti. Mi seguono e interagiscono con me, mi supportano e questo mi fa davvero molto piacere. Alcuni restano sorpresi del fatto che io faccia video su YouTube, invece”.

E i tuoi genitori?

“Mi sono di grandissimo supporto, ma il loro più grande pregio è quello di criticarmi apertamente senza avere peli sulla lingua. E questo, per me, è sicuramente molto positivo”.

Quanti like hai sulla tua pagina?

“Sulla pagina Facebook ho più di 1000 like; su YouTube invece, nel momento in cui parliamo, ho 711 iscritti e 27.044 visualizzazioni”.

Chi ti segue? Qual è il target?

“La fetta di pubblico più grande che segue i miei video è costituita da mie coetanee e da adolescenti”.

Cosa ti senti di dire a coloro che ti seguono?

“Grazie! E sicuramente correrei da loro per abbracciarle. Direi anche che la concorrenza in questo lavoro è spietata. Diciamo che una buona sfumatura può farla chiunque, nel senso che tutti possono imparare, ma è soltanto credendo in se stesse, aggiornandosi continuamente e restando umili, che si può andare avanti e si possono ottenere buoni risultati”.

YouTube ti ha cambiata? Insomma, te la tiri?

“Assolutamente no, non me la tiro: resto con i piedi per terra e vado avanti con molta umiltà, senza ritenermi migliore di nessuno; così come nella vita reale. Questa passione mi ha cambiata in positivo, permettendomi di scoprire aspetti di me che non conoscevo e di aumentare la mia autostima, perché non è stato semplice mettersi davanti alla videocamera”.

Come si guadagna con i tutorial? Spiegaci questo mondo?

“YouTube consente di monetizzare i tuoi video e permette di farlo a chiunque (rispettando determinate norme e firmando un vero e proprio contratto, ndc); si guadagna per ogni video in base alle visualizzazioni che si hanno: ogni volta che una persona apre un video, contribuisce a monetizzarlo. Ovviamente gli iscritti al canale e le visualizzazioni sono fondamentali. Un’altra strada per guadagnare, realizzabile però quando si ha già molta visibilità, è la possibilità di essere contattati da un determinato marchio cosmetico, a volte con un compenso, a volte sotto forma di prodotti. Io ancora non ho intrapreso questa strada”.

Hai un bel viso. Aspiri anche a una carriera da modella?

“In tutta sincerità no. Anche se ho fatto sempre da modella a me stessa e ai miei make-up. Mi piace, ma è più una conseguenza che un obiettivo”.

I tuoi progetti futuri?

“Sicuramente entrare nel mondo delle produzioni cinematografiche e lavorare soprattutto nel campo degli effetti speciali. Ma c’è ancora molta strada da fare. L’obiettivo più prossimo è quello di crescere ancora sia a livello professionale che social per raggiungere fette di mercato e di lavoro sempre più ampie”.

Scriverai un libro?

“Per il momento no, ma sarei ipocrita a dire di non averci pensato. Mi piacerebbe moltissimo. Chissà, un giorno...”.

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