Dopo Robert Gucher, dopo Massimo Zappino, dopo Matteo e Daniel Ciofani, dopo Danilo Soddimo, dopo Paolo Sammarco, dopo Luca Paganini (e l'elenco potrebbe continuare con tanti altri calciatori che hanno onorato in maniera assoluta la casacca giallazzurra), un altro canarino se ne va dopo aver scritto pagine importanti della storia calcistica del club di Viale Olimpia. Lascia il Frosinone e la città che il 31 maggio 2015, tramite il sindaco Nicola Ottaviani, gli ha concesso la cittadinanza onoraria, in punta di piedi dopo esserci rimasto per quasi sette anni con la maglia del Frosinone Calcio ormai diventata la sua seconda pelle. Dopo aver salutato i suoi amici più intimi e dopo aver ricevuto dai tifosi, attraverso i canali social, saluti sinceri e parole di incitamento per la nuova avventura con l'Ascoli Picchio. Ovviamente stiamo parlando di Federico Dionisi che all'età di quasi trentaquattro anni (li compirà il 16 giugno prossimo) sta per indossare un'altra maglia. Quella bianconera dell'Ascoli, club che è stato caro al presidente di tanti anni fa Costantino Rozzi e al tecnico Carletto Mazzone. Al Frosinone del presidente Maurizio Stirpe era arrivato il 28 luglio 2014 ceduto dal Livorno ma proveniente dal Portogallo dove aveva indossato la maglia dell'Olhanense. Il Frosinone, sotto la guida di Roberto Stellone, aveva riconquistato la Serie B dopo aver superato il Lecce 3 a 1 nella finale play off del 7 giugno. Il direttore sportivo Marco Giannitti, che aveva già portato al Frosinone i fratelli Ciofani, riuscì a ricomporre il tandem d'attacco che aveva fatto le fortune del Celano in Lega Pro nella seconda metà della stagione 2006/2007 e cioè da gennaio a giugno.
La promozione in Serie A
â¨Il debutto in maglia giallazzura di Dionisi c'è stato il 30 agosto 2014 in Serie B nella partita vinta sul Brescia allenato da Ivo Iaconi. La gara fu decisa dal gol di Daniel Ciofani. Dionisi ha reliazzato la sua prima rete con il Frosinone nell'incontro vinto a Lanciano 5 a 1. Federico ne fece addirittura due gol e furono quelli che chiusero i conti con la squadra allenata da D'Aversa. Tornando all'esordio con il Brescia è stata la prima delle 209 presenze che l'attaccante di Rieti ha collezionato nel corso dei sette campionati (cinque di B e due di A) giocati in maglia canarina e impreziositi da 63 reti. Nel ruolo di seconda punta nel quale è riuscito ad esprimersi meglio grazie al fatto di poter giocare con entrambi i piedi e di contare su una velocità in progressione non indifferente. Trentasette le presenze con 14 reti in quel campionato che per il Frosinone significò il raggiungimento del traguardo della Serie A. Un sogno di tanti anni trascorsi tra gli alti e bassi di società non sempre all'altezza delle potenzialità di una piazza che gioiva per le vittorie e ci restava male quando erano sostituite dalle sconfitte. Anche in Serie A , dove era già stato con il Livorno, Federico Dionisi è riuscito a mettere a segno 9 reti in 33 presenze. Contro l'Empoli al Comunale il primo gol o meglio la prima "doppietta" di reti in A. Il sogno della massima serie per il club giallazzurro è stato di breve durata, ma in quella stagione agonistica furono gettate le basi per poter affrontare di nuovo la massima serie nel caso in cui la squadra fosse riuscita a riconquistarla. Cioè costruire le strutture prima delle formazioni. Fu l'intuizione positiva del presidente Stirpe. Nella stagione successiva di serie B addirittura 44 presenze compresi i play off che andarono male. Comunque nella gara del 18 marzo 2017 con il Vicenza, battuto 3 a 1, i tre gol vennero firmati dall'attaccante. Diciassette quelli complessivamente messi a segno da Dionisi che, anche nel campionato di Serie B della stagione 2017/2018, quella a guida Moreno Longo, è stato in campo in quaranta partite segnando dieci reti. Grazie anche ai suoi gol il Frosinone, con la vittoria sul Palermo, riuscì a riconquistare la massima serie.
Ancora Serie A e infortunio
â¨La seconda stagione in Serie A non è stata fortunata per il bomber. In precampionato, durante la partita di Coppa con il Sud Tirol del 12 agosto 2018 rimase vittima di un grave infortunio in seguito al quale venne operato per la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro che lo costrinse a saltare le prime ventisei partite di campionato. L'attaccante tornò in panchina nella gara giocata allo "Stirpe" e persa per 2 a 1 contro il Torino il 10 marzo 2019 e fece registrare nove presenze con una rete soltanto. Il resto è storia recente. Dionisi si è ripreso nella tormentata stagione del Covid tanto da stare in campo in trentacinque gare, nel corso delle quali ha realizzato 12 gol. Quindi le dieci presenze senza gol del campionato in corso prima di essere posto fuori rosa. Lasciando vuoto un ruolo che ha sempre coperto con il massimo impegno. Forse con troppo amore per una maglia che spesso l'ha portato a non restare tranquillo. E che il Frosinone di Nesta dovrà coprire dal momento che le attuali due punte hanno le stesse caratteristiche. Federico Dionisi, se sul rettangolo di gioco ha dato sempre tutto, a volte è sembrato un giocatore irreprensibile non riuscendo a mettere un freno ai suoi comportamenti. Per questo prendendo cartellini gialli e a volte qualcuno anche rosso. Ma i calci e le botte che ha preso da parte dei marcatori di turno sono stati sicuramente più numerosi. Con tutta probabilità sabato prossimo Federico Dionisi sarà di nuovo in campo ma con la maglia dell'Ascoli sulle spalle. E, anche se sarà per lui difficile mettere una pietra sopra i sette anni trascorsi al Frosinone, ormai diventata la sua seconda città dopo quella in cui è nato, la nuova maglia la onorerà come sempre ha fatto. Al di là del colore.