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L'approfondimento

Il bunker del fumo. Territorio di frontiera. E crocevia dei traffici

Il procuratore di Cassino traccia la rotta: impegno massimo

Territorio di frontiera. E crocevia dei traffici

Un territorio capace di attrarre e di smistare capitali illeciti di grosse dimensioni. Un po’ per la storica presenza di gruppi direttamente o indirettamente connessi ai cartelli criminali, un po’ per la posizione baricentrica tra Roma e Napoli, ben servito da punti di ingresso (e di fuga). Un po’ - anche - perché considerato lontano dagli ambienti “pericolosi” e quindi piuttosto tranquillo, almeno in apparenza. L’operazione che ha portato al sequestro di sigarette di contrabbando più grande d’Europa conferma senza dubbio l’importanza strategica del Cassinate nella movimentazione di somme di rilievo da “lavare” e reinserire nelle economie pulite. Ma allo stesso tempo anche l’attenzione - ora più che mai rafforzata - di magistratura e forze dell’ordine che sanno bene di lavorare in un territorio di frontiera dove l’attività di respingimento degli interessi illegali è costante - attraverso attività preventive - al pari delle azioni di contrasto vere e proprie.

Lo testimoniano, senza dubbio, le recenti operazioni di polizia giudiziaria che hanno portato, ad esempio, al sequestro di in A1 da parte della polizia della Sottosezione di Cassino di quasi 55.000 grammi di droga - perlopiù cocaina in larga parte destinata al mercato locale - in meno di quattro mesi. Un’attività ancora una volta coordinata dalla Procura di Cassino, guidata dal dottor Carlo Fucci che ha “firmato” anche la recente maxi operazione di contrasto al contrabbando affidata alle Fiamme gialle. Un’operazione che oltre ad aver posto i sigilli al carico di bionde “illegali” più importante mai registrato in Europa ha fatto emergere anche un totale di tributi evasi di circa 600 milioni di euro costituiti da Iva, dazi doganali e accise nonché proventi illeciti stimati, in accordo alle perizie tecniche eseguite sui macchinari, in circa 130 milioni di euro. Un doppio strike. E un risultato straordinario che permette di far emergere due aspetti. Quali?

«Un’operazione di assoluto rilevo, molto complessa, che ha portato a un sequestro imponente. E che permette di far rilevare due cose: da una parte quanto il territorio di Cassino sia interessato da movimenti di capitali illeciti - ha affermato il procuratore Carlo Fucci - Dall’altra rappresenta la prova evidente della presenza di corpi delle forze dell’ordine di assoluta preparazione che lavorano senza risparmiarsi». Un’inchiesta che ha portato all’arresto di un uomo del territorio e a diverse denunce a piede libero. Ma che è chiaramente solo agli inizi. «Le indagini restano aperte - ha ribadito il dottor Fucci - su diversi piani, sia per la verifica dei canali utilizzati e di possibili ulteriori persone coinvolte e sia sul piano più strettamente economico».

La rivoluzione legata al “metodo Fucci”, un nuovo corso nella lotta al crimine a partire dalla prevenzione, continua a dimostrare sul campo quanto sia valida. Una rivoluzione in grado di mettere a sistema tre fattori cruciali: lo studio del territorio, la collaborazione tra le istituzioni e la sinergia tra le forze dell’ordine. Proprio l’azione delle forze di polizia permetterà di capire adesso sia come sia stato possibile progettare e realizzare un bunker sotterraneo hi-tech così complesso e perfettamente “invisibile” senza che alcuno potesse avere un sospetto, un dubbio. Ma anche di stabilire come siano arrivati nel cuore della terra strumenti e macchinari di non facile reperibilità sul mercato. Poi, ovviamente, dovrà essere scandagliato il “secondo livello dell’indotto illecito”, quello relativo ai servizi messi a disposizione dei produttori e degli operai impiegati nella lavorazione del materiale di contrabbando.

«Un plauso alle forze dell’ordine e all’azione della Procura per l’imponente lavoro portato a termine. Siamo stati davvero sorpresi nell’apprendere della presenza di un bunker sotterraneo per la produzione di sigarette di contrabbando sul territorio - ha affermato il primo cittadino di Villa Santa Lucia, Orazio Capraro - Nessuno poteva immaginare che in un posto ancora in costruzione ci fosse un’attività simile. Sono contento che sia stata portata a termine con grande successo un’operazione che ha permesso di garantire legalità e giustizia a tutto il territorio. Un aspetto a cui tengo particolarmente».

L’eccezionale risultato portato a termine conferma infatti la costante attenzione e il perdurante impegno della Guardia di finanza nel contrasto al contrabbando di sigarette, nonché l’efficacia del coordinamento tra tutte le componenti del corpo. L’attività eseguita, infatti, si inserisce nella più ampia azione condotta dalla Guardia di finanza a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini, evidenziando l’attenzione rivolta al contrasto del contrabbando e della contraffazione di tabacchi lavorati.

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