Spazio satira
La curiosità
09.07.2023 - 16:00
Vincenzo Minotti e il suo gelato artigianale
A Frosinone lo conoscono tutti. Sempre attento ai minimi dettagli, da una vita "impreziosisce" il suo storico locale di via Marittima. Dai sigari alle bottiglie di rum più pregiate: Vincenzo Minotti continua a stupire ancora. Lo storico titolare del "Caffè Minotti" anche quest'anno ha riproposto il suo gelato artigianale. Uno dei dolci preferiti che riesce a mettere d'accordo proprio tutti. Il re indiscusso dell'estate.
Il dessert per eccellenza che si consuma quasi sempre per il piacere del gusto. In città è ormai una tradizione. In ogni sapore c'è dietro una ricerca attenta della qualità, in ogni singolo ingrediente. E forse è proprio questo il segreto che rende così speciale il gelato di Vick.
Un gelato tutto artigianale
Sei gusti, dai più classici a quelli più particolari come il gelso di mora disponibile fino a quando la stagione lo consentirà. Ebbene si i gusti ruotano a seconda del periodo. Prima era stata la volta della fragole, la favetta di Terracina. Non proprio un ingrediente qualunque. Stessa storia per gli altri gusti. Dal cioccolato, la crema, il pistacchio, la nocciola e infine il limone. Ogni materia prima viene scelta da Vincenzo Minotti accuratamente con prodotti dop, igp e biologici. Il tutto viene poi unito in un mix perfetto di bilanciamento, dalle basi al latte. «È una vita che mi dedico al gelato – ha raccontato Minotti – La passione posso dire che me l'ha trasmessa mia nonna. Poi nel 1986 ho fatto un corso a Milano e da lì mi sono innamorato di tutto quello che ruota intorno al gelato artigianale. Ovviamente è realizzato con tutti i prodotti classici. Uova nella crema insieme a un goccino di strega, cioccolato prettamente fondente di Amedei. Ma anche il pistacchio verde di Bronte e la nocciola delle Langhe».
Per quanto riguarda la frutta sono solo due i gusti e si alternano «rispetto alla stagionalità dei prodotti. A settembre ad esempio tolgo il gelso di mora e propongo il torroncino – ha aggiunto – Possiamo dire che quello che io propongo oggi è un gelato come si usava cinquanta anni fa, senza conservanti». E su questo entra in gioco anche la scelta del frigorifero. Neanche questa, infatti, è stata lasciata al caso. «Sono tre anni che ho riniziato a proporre il mio gelato – ha concluso Minotti – da quando ho acquistato il frigorifero con sistema di raffreddamento a glicole». Alle volte la golosità supera la ragione, ma la qualità viene sempre ripagata.
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