Spazio satira
La storia
17.06.2023 - 22:00
Gerardo Iacoucci
«L'albero si riconosce dai frutti. Non è soltanto una verità: è Vangelo». Con queste parole Antonio Poce introduce l'autobiografia del celebre musicista ciociaro Gerardo Iacoucci.
«Quando penso alla militanza didattica – prosegue – vedo intere generazioni di musicisti che devono a lui una solida preparazione ed una riconoscibile personalità che a loro volta hanno contribuito a produrre nella nostra città una domanda di cultura ed istruzione musicale senza eguali. Il conservatorio di Frosinone deve molto a Gerardo Iacoucci. Avere modo di conoscerlo, ascoltarlo, apprezzare e provare le emozioni della sua musica raffinata ed elegante, deve essere patrimonio di tutti, a partire dalla sua città di origine, Veroli, e di quella in cui vive, ha lavorato e lavora tuttora, Frosinone».
La figura del maestro Iacoucci è, infatti, senza dubbio parte dell'indiscutibile patrimonio storico e culturale che Frosinone e la Ciociaria possono vantare.
Un patrimonio che, per quanto riguarda la musica, ha trovato la sua consacrazione nella creazione del conservatorio "Licinio Refice" di Frosinone. Orgoglio della città e fucina di talenti musicali, è stato fortemente voluto, creato dal nulla e valorizzato in tutta Italia dal maestro Daniele Paris.
Ha assunto da subito, soprattutto per la qualità dei docenti, un ruolo preminente nel panorama musicale italiano, facendosi anche interprete dei tempi, con innovazioni didattiche quali la cattedra di musica jazz. La prima in Italia, la cui nascita si deve proprio al lavoro comune del direttore Daniele Paris e del maestro Gerardo Iacoucci.
Le sue qualità di musicista e compositore hanno pervaso una intensa attività discografica in Italia e all'estero. La composizione jazz "Latin clarinet", apprezzatissima in Sud America e splendidamente eseguita dall'Orchestra filarmonica di Cali in Colombia, ne è prova.
È stato collaboratore della Rai in numerosi arrangiamenti, eseguiti poi con le orchestre di Canfora e Calvi, e pianista del Bagaglino fin dalla sua prima apertura nel 1965. Tra le innumerevoli collaborazioni spicca quella con Josephine Baker, celeberrima cantante e ballerina delle Folies bergere, regina del Charleston e simbolo di libertà e di emancipazione femminile. Un incontro professionale che ne sancisce la dimensione internazionale.
L'impegno per la diffusione della cultura musicale del maestro, oggi ottantaseienne in ottima forma, attraverso la didattica nel conservatorio e i riconoscimenti in Italia e all'estero, disegnano una figura di grande spessore artistico, che ha posto al centro della sua attività la formazione e la ricerca. È la ricerca che lo ha spinto a New Orleans, patria del soul, per toccare con mano quella musica nata dalla sofferenza, a vivere il senso profondo dei cori della chiesa Battista, a suonare insieme ai musicisti del il coro della chiesa fino a diventare uno di loro.
Un talento indiscutibile quello di Gerardo Iacoucci, che la città di New Orleans ha riconosciuto e apprezzato tanto da insignirlo della cittadinanza onoraria.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione