L'intervista
15.11.2025 - 12:00
Prima esperienza in Serie B per Jacopo Gelli, difensore del Frosinone con un passato nelle giovanili della Fiorentina. Dopo un breve passaggio in Ciociaria nel 2022, in estate la sua strada e quella del club giallazzurro si sono incrociate nuovamente. In un’intervista esclusiva ci ha raccontato i suoi primi mesi al Frosinone.
In estate sei tornato a Frosinone dopo un brevissimo passaggio nel 2022. Che società hai trovato e che cosa ti ha convinto a sposare il progetto giallazzurro?
Hai avuto modo di sentire il calore del pubblico nelle tue gare allo Stirpe e in trasferta. Hai ricevuto dimostrazioni d’affetto anche extra campo? Come sta andando la tua avventura in Ciociaria?
«Giocare qui è speciale. Essendo una città piccola, non mi aspettavo che la squadra avesse tutto questo seguito. I tifosi sono numerosi, sia in casa che in trasferta, e la loro spinta ci dà una grossa mano. Anche fuori dal campo non mancano le dimostrazioni di affetto. Anche a me è capitato che spesso mi chiedessero foto al supermercato o altrove. In città mi sto trovando alla grande, non mi manca niente. E poi si mangia bene, che per me è un aspetto fondamentale. Ci sono dei prodotti veramente di altissima qualità e ad ora sono contentissimo».
Tornando al rettangolo verde: eri reduce da mesi positivi al Messina, nonostante la retrocessione in Serie D. Quell’esperienza in Sicilia è stata un po’ la “sliding door” della tua carriera?
«Sì, lo è stata. Sono cresciuto tanto, sia umanamente che a livello calcistico. Ho vissuto a Messina i quattro mesi più belli della mia vita, con le emozioni più importanti. Ho iniziato a giocare con continuità, trovando fiducia in me stesso. Allo stesso tempo però siamo retrocessi ed è un’esperienza che ti porti dentro. Sono stati comunque mesi incredibili, anche grazie alla gente che ha capito qual era l’andamento della società che c’era e quello che noi stavamo facendo, ovvero di tutto e di più per provare a portare a casa la salvezza. Mi è dispiaciuto chiudere in quel modo ma sono felice di aver vissuto questa esperienza».
Hai dovuto fare i conti, in passato, con diversi guai fisici che hanno frenato la tua carriera. Proprio a Messina ti sei rilanciato, conquistando le attenzioni del Frosinone. Avresti immaginato, un anno fa, di riuscire ad arrivare in Serie B?
«Ho avuto in passato tanti infortuni che mi hanno tenuto fuori. Non ero però pronto per fare quel passo lì. Io credo tanto che il lavoro ti porti prima o poi ad arrivare ed è quello che ho fatto in questi tre anni in cui ho sofferto un po’. Ho sempre lavorato a testa bassa perché ci credo tanto. Probabilmente un anno fa non immaginavo di essere qui, ma ho avuto anche la fortuna di fare le scelte giuste al momento giusto e trovare persone incredibili al mio fianco come è stato a Messina».
Qual è stata la motivazione che ti ha spinto ad andare avanti anche nei momenti più complicati della tua carriera?
«Ho iniziato a giocare a calcio a 5 anni e il mio sogno è sempre stato quello di arrivare ai massimi livelli, quindi in Serie A. La motivazione è sempre stata quella di raggiungere l’obiettivo. Non c’è niente per me di paragonabile al giocare a calcio. Ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha sempre sostenuto e non mi ha mai messo pressione addosso, nonostante le cose non andassero bene. Per me questo è stato importantissimo perché loro sapevano che la mia felicità dipende solo dal calcio. Mi hanno sempre sostenuto».
A inizio anno, nel corso della presentazione, hai dichiarato: “Sono sicuro che questo sarà il momento giusto per fare il salto di qualità”. Alla luce dei risultati e delle prestazioni personali, sei soddisfatto di quanto fatto finora?
«Sono super soddisfatto. Non me lo aspettavo. La prima esperienza in B non è facile ma sono convinto che il lavoro quotidiano mi abbia permesso di arrivare fin qui e lo stesso sarà in futuro. Sono veramente felice».
A Frosinone mister Alvini ti ha schierato titolare a Palermo, in una gara delicata e particolarmente sentita. Poi, dopo alcune panchine, sei stato presente in campo in cinque gare consecutive, l’ultima contro il Modena sabato scorso. Senti di aver conquistato la fiducia del tecnico?
«Sì, sono convinto di averla conquistata. Mi ha schierato a Palermo, poi a Marassi contro la Sampdoria, in momenti cruciali per la stagione. Sono veramente felice e questo mi rende ancora più carico per affrontare la stagione».
Tutti i tuoi compagni parlano di Alvini come un motivatore, un allenatore in grado di trasmettere non solamente idee tattiche ma anche stimoli importanti, soprattutto a voi giovani. Credi che sia lui a fare la differenza nello spogliatoio?
«Condivido pienamente quello che dicono i miei compagni. Ho trovato un tecnico e uno staff tecnico veramente preparato. La preparazione delle partite è incredibile ma la cosa che mi ha colpito di più è la carica, la grinta e l’ambizione: questo è ciò che sta facendo la differenza».
Siete la squadra più giovane della Serie B ma nonostante questo avete mostrato compattezza e determinazione. Quale credi che sia il vostro segreto?
«Penso che il nostro segreto sia il lavoro quotidiano. Abbiamo una forte identità. Questo è il nostro segreto e ciò che ci fa sopperire all’esperienza che ci manca».
Il pari contro il Modena, seppur lasciando qualche rimpianto, ha dimostrato che siete una squadra che può combattere fino alla fine per obiettivi importanti. C’è fiducia nello spogliatoio? Cominciate a guardare la classifica?
«Il pari è un risultato importante contro la squadra più completa anche sotto il profilo tecnico-tattico. Quando fai prestazioni di questo genere contro squadre di questo calibro vuol dire che anche tu puoi stare lì. Nello spogliatoio c’è questa ambizione, c’è fiducia in ciò che facciamo, ed è proprio la continuità nel lavoro che ci sta dando questa spinta. Ancora è presto per guardare la classifica ma abbiamo già ottenuto dei grandi risultati».
Alvini non lo ha nascosto: l’obiettivo personale è quello di vincere il campionato di Serie B. Qual è il tuo?
«Il mio obiettivo, come già detto, è quello di arrivare in Serie A. Spero di arrivarci vincendo il campionato di Serie B con questa maglia».
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