Primo step: il titolo di campione d'inverno

Dopo il bilancio fatto per quanto riguarda la fine dell’anno solare 2025, si può cominciare a guardare avanti e quindi alla fine del girone di andata, con l’ultima giornata che è in programma alla ripresa del campionato del 10 gennaio. Chiaro che nell’occasione il fin qui stupefacente Frosinone, vorrà centrare il primo piccolo obiettivo di questo momento: conquistare il titolo di campione d’inverno. Un traguardo che i giallazzurri taglierebbero in maniera matematica in caso di successo nella gara che li vedrà scendere in campo allo stadio “Benito Stirpe” contro il Catanzaro. Al contrario, ossia se i canarini non riuscissero a ottenere l’intera posta in palio, chiudere al comando il girone di andata dipenderà poi dal risultato del Monza nella trasferta in casa della Virtus Entella.

Ma ottenere l’intera posta contro i calabresi nella sfida di sabato 10 gennaio alle 15, per il Frosinone vorrebbe significare anche battere lo straordinario record di punti al giro di boa, stabilito dalla squadra di Fabio Grosso nell’indimenticabile stagione 2022-2023 coronata poi con la promozione in Serie A con ben tre giornate di anticipo. In quella occasione i ciociari chiusero il girone di andata a quota 39 mentre in questa hanno la possibilità di farlo a 41 punti. Anche se non può certo passare in secondo piano il fatto che il vantaggio della compagine guidata dall’attuale tecnico del Sassuolo, a metà campionato vantava ben sette punti nei confronti della seconda e otto sulla terza che, però, va ricordato era la Reggina penalizzata di cinque punti.

Nessuna ansia da mercato

Intanto tra qualche giorno (più esattamente venerdì) aprirà il calciomercato, che poi chiuderà i battenti dopo un mese esatto (2 febbraio). Una sessione invernale che da sempre cambia, e spesso di molto il volto a tante squadre. Ebbene la nostra speranza è quella che in casa Frosinone rimanga tutto invariato. Perché la “magia” che il tecnico Massimiliano Alvini e il suo staff hanno creato con tutta (o quasi) la rosa di squadra, deve assolutamente essere salvaguardata. E poi parliamoci chiaro, ma cosa potrebbe servire a questa squadra che già non ha? I numeri, quelli che come sempre non mentono mai, parlano chiaro a favore della “banda” Alvini. E tutto ciò senza dimenticare che ancora non si è visto all’opera Lorenzo Gori, attaccante di grandissima prospettiva fermato da un brutto infortunio a inizio stagione e ora pronto a tornare più forte di prima. Motivo per cui siamo convinti che l’obiettivo primario del direttore generale Piero Doronzo e di quello sportivo Renzo Castagnini, sarà quello di non cedere nessuno dei tanti prezzi pregiati che il Frosinone ha messo in mostra in questa prima parte di stagione.

Sicuramente arriveranno offerte per i vari Ghedjemis, Palmisani, Koutsoupias, Bracaglia o Kvernadze, solo per fare qualche nome, ma almeno che non siano a dir poco clamorose, andranno rispedite al mittente. Magari con la promessa di risentirsi nel prossimo mercato estivo. Un discorso, quello delle uscite, che potrebbe comunque riguardare qualcuno di quei calciatori che sembrano entrate di meno nel “progetto Alvini” o che con il recupero completo di alcuni infortunati di vecchia data, da gennaio a fine stagione potrebbero trovare pochissimo spazio. Per quel che concerne, infine, il discorso acquisti, alla luce della grande duttilità che l’allenatore del Frosinone è riuscito a “scoprire” nella maggior parte dei suoi calciatori. E la riprova di tutto ciò, senza andare troppo lontano nel tempo, c’è stata anche Empoli. Indisponibili i due laterali di destra di difesa Anthony e Jeremy Oyono e colui che li aveva sostituiti nel ruolo in un paio di occasioni ossia Calvani, ecco che Alvini ha tirato fuori dal cilindro Bracaglia, che ha fatto in pieno la sua parte in un ruolo non certamente suo.