Spazio satira
Serie D
18.02.2025 - 17:35
Vincente e convincente. La bella vittoria sul Terracina regala nuova consapevolezza nel discorso di testa al Cassino che prova ad innescare la fuga. È salito +3 il vantaggio sul Gelbison, stoppato dell’Ilva maddalena, a 10 gare dalla fine del campionato. È verissimo, c’è ancora tanto da giocare ma in realtà non così tanto: pian piano il traguardo inizia ad intravedersi all’orizzonte ed il sogno della Serie C fa capolino in tutta la sua magnificenza. Un vantaggio risicato ma preziosissimo quello vantato dai biancazzurri in un campionato che si sta conservando equilibratissimo, come ad inizio stagione. La sfida contro i pontini ha offerto tanto materiale agli esteti del calcio: in particolare il primo tempo è stato quasi perfetto da parte gli uomini di mister Imperio Carcione per apparenza e sostanza. Avvio da capolista vera: neanche due minuti e Tribelli assisteva Abreu in piena area che da quella mattonella proprio non poteva esimersi dal siglare l’1-0. Ma la bella prestazione del Cassino non è solo figlia delle realizzazioni: infatti i benedettini giocavano bene, erano armonici, aggredivano gli spazi e dialogavano efficacemente nello stretto, facendo valere il differente tasso tecnico. In generale ognuno sa bene cosa fare sia con la palla tra i piedi, sia in fase di non possesso. E le assenze di tre titolarissimi come capitan Cocorocchio, Valente e Raucci non hanno offerto nessun alibi. Solita elaborata costruzione dal basso, tignosa e perseverante per il Cassino che attirava il pressing alto avversario in modo da costringere i tirrenici ad allungarsi alla ricerca degli spazi creatisi tra le linee per colpire con veloci transizioni ispirate dai piedi vellutati di Herrera, Mele e Senesi. Una tattica particolarmente efficace che ha permesso ai biancazzurri, in particolare nei primi 45’ di presentarsi più volte in parità numerica al limite dell’area di rigore ospite. L’idea di fondo è sempre la stessa: fraseggiare in qualsiasi parte del campo ed a gran velocità facendo leva sui mezzi tecnici della rosa: ecco l’autentico marchio di fabbrica del Cassino di Carcione da tre anni a questa parte. Ed è proprio quest’armonia e quest’equilibrio, insieme ai risultati, a fare dei benedettini una squadra seriamente candidata alla vittoria finale. Tuttavia allo stesso tempo è una strategia non priva di rischi giacché un errore in costruzione bassa comporterebbe l’esporsi a gravi rischi. A proposito di costruzione e di piedi buoni, ecco a metà tempo ancora Tribelli recapitare un cross al bacio per l’incornata di Abreu che non lasciava nuovamente scampo all’incolpevole Uva, saldando il Cassino al vertice e salendo nella classifica marcatori a quota 15 (in compagnia del paganese Faella e del cilentano Prado). Un paio di sbavature rischiavano, però, di rovinare l’i m b a ttibilità a Stellato che si sporca i guanti solo su Aquino in apertura di match e ringrazia Jelicanin che incredibilmente non trova lo specchio da posizione invidiabile a centro area. Il resto della gara è un flirt continuo con il tris che però non arriva. Le opportunità di Tribelli, Senesi, ancora nel primo tempo, ma soprattutto il palo di Abreu e le occasionissime di Mele e Bellucci meritavano al meno una valorizzazione a tabellino. Il Terracina dopo una prima frazione dove tentava (e riusciva) a rendersi minaccioso seppure occasionalmente, nella ripresa si scioglieva come neve al sole, in particolare in fase offensiva. Stellato aggiornava così la sue statistiche. Adesso il Cassino vanta la seconda miglior difesa di tutta la Serie D (ed ovviamente la migliore del proprio raggruppamento): sono solo 13 i gol subiti (in 24 partite), 3 in più di quelli incassati dal Siracusa, capolista del girone “I”. I biancazzurri non prendeno gol dallo scorso 19 gennaio quando Lancioni, attaccante dell’Atletico Lodigiani, riuscì a superare Lovecchio in quella fattispecie. Parliamo di 5 gare fa. Ma non è tutto. Questo gol è stato anche l’unico subìto dal 15 dicembre scorso ad oggi, ovvero l’unico nelle ultime 9 partite: si tratta di una statistica fenomenale. Inoltre con quest’ultimo salgono a 14 i cleen sheet collezionati dai benedettini da inizio campionato. Ed ancora, si allunga a 23 le gare consecutive senza sconfitte. Interessante anche la statistica dei risultati interni: nessuno ha fatto meglio dei biancazzurri tra le mura amiche con 30 punti conquistati sui 36 in palio. Sono usciti indenni - e col punticino dal “Salveti” - solo Olbia, CynthiAlbalonga e Gelbison. La domenica è stata impreziosita dai 2mila tifosi accorsi allo stadio che hanno regalato una cornice bellissima, coreografie mozzafiato ed un sostegno incessante. Ma adesso è già tempo di futuro. Il Cassino è chiamato a difendere il primato nell’impegnativa trasferta di Torre Annunziata, tana dell’ostico Savoia. Sarebbe fondamentale vincere per frustrare i tentativi di avvicinamento di Gelbison (che attende il Latte Dolce e compagnia).
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