Spazio satira
Calcio serie D
15.01.2025 - 19:17
Mister Carcione
Sempre primi ma, ora, in coabitazione. Il pareggio imposto dal Monterotondo al Cassino ha prodotto l’effetto principale dell’aggancio in vetta da parte del Gelbison. I cilentani hanno vinto di misura il proprio match sul campo del Savoia approfittando, così, della “X” imposta ai benedettini dalla formazione romana che si è dimostrata essere quel cliente scomodo che raccontavamo su queste colonne in fase di presentazione della sfida. Linee strette, basse, corte e tanta densità nel mezzo sfruttando al meglio un campo di gioco non ampissimo, così gli uomini di mister Stillo hanno imbavagliato quelli di Carcione che stavolta non riuscivano a trovare l’infilata giusta per il colpaccio nonostante la gestione del pallino del gioco per quasi tutto l’incontro. Laddove non si riesca a vincere è saggio non rischiare di perdere sbilanciandosi, ed i benedettini hanno dimostrato maturità in questo. Un pari dopo 5 vittorie di fila e su un campo scorbutico come quello di Monterotondo (va ricordato, formazione che ha impellenza di salvarsi) vanta più di qualche profilo di positività alla fine della fiera. Sempre in tema di statistiche viene allungata quella dei risultati utili consecutivi che lievita a 18. Anche in virtù di ciò, il Cassino risulta la squadra meno battuta del girone (con un solo kappaò) e di tutta la Serie D: questo primato viene condiviso assieme al Casarano (girone H), Sambenedettese (F), Livorno (E) e Desenzano (B). È mancato il pertugio vincente ai biancazzurri nel contesto di una gara intensa, tirata ma certamente non bella da vedere: poche le chance offerte alla cronaca. Tuttavia il Cassino aveva quelle migliori rischiando solo una volta in ripartenza - nella ripresa - quando Stellato doveva mettere i pugni sulla bordata di Menghi da dentro l’area, confermando la migliore difesa del girone, la quinta di tutta la “D”. I benedettini provavano a prendersi l’intera posta in palio con la bella rovesciata di Abreu nel primo tempo che sfiorava la traversa; la punizione dal limitedi Herrera, uscita di pochissimo ed il guizzo dell’ultimo arrivato Bellucci che stava per bagnare come meglio non avrebbe potuto il suo esordio in casacca benedettina: Silvestrini arrivava sul suo mancino ravvicinato. La manovra del Cassino non trovava sbocchi negli ultimi 25 metri romani dove il muro eretto dai padroni di casa aveva la meglio sulle bocche da fuoco biancazzurre nonostante il possesso quasi a senso unico: era la classica partita bloccata, serviva l’episodio per rompere l’equilibrio e bisognava essere glaciali nello sfruttare la minima occasione. «È mancata la finalizzazione, abbiamo creato 4-5 occasioni potenziali dove la palla è passata davanti la porta, ci è mancata la zampata decisiva - dichiarava mister Carcione a caldo - Il primo tempo è stato equilibrato seppur condizionato dal vento; nella ripresa il Monterotondo è uscito pochissimo dalla propria metà campo. Mi è piaciuto l’atteggiamento dei ragazzi; continua il nostro percorso di crescita. Dopo 5 vittorie consecutive è possibile pareggiarne una su un campo così ostico. Abbiamo avuto davvero pochi spazi per via di un terreno di gioco differente dal nostro. Inoltre il Monterotondo ci ha aspettato basso, sacrificando le proprie punte in marcatura anche dei nostri difensori. Solo Lazazzera era lasciato libero. Con una densità simile è complicato trovare sbocchi. Dobbiamo capire che nel girone di ritorno troveremo tante squadre che ci attenderanno rintanate a protezione della porta. Ecco, sbloccarla prima come avvenuto col Trastevere, certamente ci dà l’opportunità di aprire il match. Tuttavia sono contento della nostra prova, mi complimento con i miei ragazzi». Nel finale ha esordito anche il neo acquisto Riccardo Bellucci al quale Carcione ha regalato un quarto d’ora circa: «Ha tanta voglia e forza ma è arrivato davvero da pochissimi giorni, nonostante tutto ha avuto una buona occasione. Ha sostituito Valente che ha lavorato tanto nel battagliare contro i difensori avversari. Credo che tutti abbiano giocato una buona partita». Ma il Monterotondo adesso rappresenta il passato: domenica prossima occorrerà tornare a vincere nella sfida che vedrà ospitare l’Atletico Lodigiani degli ex Tirelli e Marcheggiani, altra formazione pericolante e desiderosa di inanellare pesanti punti salvezza. Oggi parte la settimana di preparazione alla sfida con un desiderio: tornare a vincere. l
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