Sora
10.09.2025 - 09:02
La schiuma bianca comparsa giovedì scorso sotto le arcate del Ponte di Napoli
Nel fiume Liri è stata riscontrata la presenza di tensioattivi. Dopo giorni di campionature le acque sono tornate normali. Il problema nasce in Abruzzo e si chiedono maggiori controlli e sanzioni dalla vicina regione.
I cittadini si sono preoccupati subito alla vista di quelle bolle bianche, mentre la Polizia locale è stata impegnata nell’informare i tecnici dell’Arpa Lazio che, arrivando a Sora, hanno prelevato l’acqua del Liri per le analisi di laboratorio. Lo stesso giovedì mattina il Consorzio di Bonifica “Conca di Sora” ha immediatamente sospeso il servizio irriguo in via cautelativa, incaricando un laboratorio certificato di effettuare le analisi di campioni prelavati dal fiume sia a monte, nel tratto cittadino, sia a valle. Nelle scorse ore è emerso da nuove analisi che il Liri sta bene, ma giovedì 4 settembre, sulla base delle diverse campionature, è emersa la presenza di tensioattivi, ma non in una quantità allarmante, come fanno sapere dal Consorzio di bonifica “Conca di Sora”.
Il servizio, però, è stato riaperto soltanto ieri, dopo avere ripetuto le analisi in più punti, nei giorni scorsi, fino ad accertare livelli normali nel fiume. Un problema, quello dell’inquinamento del Liri, che parte a monte, ovvero dall’Abruzzo, regione dove nasce il fiume. Il Consorzio di bonifica “Conca di Sora” ha rappresentato agli organi competenti la condizione che passivamente il territorio sorano è costretto a subire, evidenziando come l’attività irrigua sia necessaria per molti cittadini, che coltivando la terra hanno un sostegno al reddito del nucleo familiare. Un fiume che comunque viene controllato, come lo stesso Consorzio di Bonifica fa sapere, con campionature che si svolgono regolarmente, ogni due settimane.
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