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Sora

Il software va in tilt. Disavventura ai seggi

L’ex sindaco De Donatis “dirottato” in un’altra sede elettorale

Bilanci, obiettivi, profughi, Acea e... avversari: intervista a Roberto De Donatis

Un voto… a ostacoli. Decine di cittadini residenti a Sora si sono trovati a vivere un travagliato momento pre-voto, che ha generato malcontento. Una situazione vissuta nei giorni scorsi anche dall’ex sindaco e architetto Roberto De Donatis che ha voluto, come in un diario, raccontare la sua disavventura, condivisa con molti cittadini. «Seggio sbagliato, cittadino giusto (ma invisibile) - scrive De Donatis - Ore 21,20 di domenica sera, mi presento al seggio per votare. Certificato alla mano, seggio 18, determinato a fare il mio dovere civico. Risposta della scrutatrice: “Lei non risulta”. Per un momento ho pensato di avere sbagliato giorno, anno, oppure identità. Poi la verità: un errore del software ha spostato me, e non solo me, in un altro seggio, senza avvisare nessuno. Nemmeno con un piccione viaggiatore. Ho contattato l’ufficio elettorale e mi è stato confermato che, a causa di un problema al software, l’inconveniente è capitato a diversi cittadini. Nessuna comunicazione, nessun avviso, nessuna rettifica - polemizza l’ex sindaco - Soltanto il solito muro di burocrazia misto a silenzio istituzionale.

Ora, a referendum concluso e quorum mancato, possiamo anche dircelo: se la partecipazione era bassa, certo non l’avete aiutata. Pensate a un anziano, a un malato, a un cittadino qualsiasi che va a votare e scopre che deve tornare a casa o presso l’ufficio elettorale per avere un nuovo certificato e recarsi a un seggio diverso da quello di sempre. Quanti si sono arresi? Quanti si sono sentiti esclusi da un sistema che pretende doveri, ma inciampa sui diritti? Non si tratta soltanto di voti persi - conclude l’architetto De Donatis - Si tratta di fiducia bruciata, in silenzio, tra una Pec ignorata e un post istituzionale mai scritto». Dal Comune ammettono che «il problema c’è stato, causato dal software e va risolto per il futuro. Per le prossime votazioni, ognuno tornerà a votare nei propri “seggi storici”». Da corso Volsci hanno anche sottolineato che gli uffici hanno affrontato il disguido con tranquillità e che sono stati circa cinquanta i cittadini che hanno richiesto la nuova scheda elettorale.

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