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L'intervista

Allarme smog. Un esame per valutare l'impatto sui polmoni

Il dottore Massimiliano Napolitano, broncopneumologo del Gruppo Ini, spiega come difendersi dall'inquinamento

massimiliano napolitano

Massimiliano Napolitano, broncopneumologo responsabile del servizio di pneumologia dell'Ini di Grottaferrata

Molte delle cittaÌ€ italiane sono assediate dallo smog in queste settimane. Un problema che attanaglia Roma e che non accenna a diminuire, tanto da imporre la necessitaÌ€ per gli amministratori locali di provvedimenti per tamponare l'emergenza. Il livello di Pm10 nell'aria ha sforato per diversi giorni il livello di guardia costringendo a correre ai ripari. Ne abbiamo parlato con il dottore Massimiliano Napolitano, broncopneumologo responsabile del servizio di pneumologia dell'Ini di Grottaferrata.

Ma quali sono i rischi per la nostra salute? «Per le persone, in particolare per chi vive nei grandi centri urbani, l'inquinamento atmosferico eÌ€ purtroppo una costante - spiega il dottor Napolitano - EÌ€ ormai noto ai piuÌ€ quali siano i rischi di una esposizione prolungata ma eÌ€ sempre opportuno ricordarlo: asma, infezioni respiratorie, bronchiti acute sempre piuÌ€ frequenti che possono, nel tempo, diventare croniche, bronchioliti, patologie tumorali del polmone. I picchi di Pm10 sono un rischio importante per la salute perché rappresentano la "Frazione toracica", ovvero la frazione di particelle in grado di attraversare il naso e le prime vie aeree, depositandosi in trachea e grossi bronchi. La Spirometria rappresenta un esame molto utile, e soprattutto di facile esecuzione, per una valutazione preventiva sullo stato del nostro apparato respiratorio». 

Un esame diagnostico può valutare danni prima di avere sintomi: la spirometria ed in particolare l'oscillometria a impulsi
L'oscillometria a impulsi (IOS) eÌ€ l'esame che scopre un danno prima ancora che dia i sintomi. EÌ€ consigliato anche a chi eÌ€ convinto di soffrire di ‘tosse nervosa', che in realtaÌ€ eÌ€ spesso dovuta a infiammazione da inquinamento. «EÌ€ un esame facile da eseguire e non invasivo, adatto anche a bambini ed anziani, e permette di scoprire un danno delle piccole vie aeree respiratorie prima ancora che la normale spirometria ne rilevi la presenza, conferma il dottore Napolitano, , uno dei pochi centri nel Lazio dove eÌ€ possibile eseguire questo esame.

«L'oscillometria a impulsi, nota anche come IOS – spiega Napolitano – eÌ€ un esame che si esegue in ambulatorio e non richiede una particolare collaborazione da parte del paziente che deve semplicemente respirare attraverso un boccaglio tenendo le mani sulle guance in modo che queste non si gonfino. Una cosa cosiÌ€ facile che anche i bambini piccoli e gli anziani possono fare. Un gesto semplice, respirare in un tubo, ma molto rivelatore. Infatti, grazie ad un algoritmo, possiamo valutare qual eÌ€ la resistenza dell'aria quando passa per le vie respiratorie. In pratica ci dice se ci sono delle ostruzioni e, cosa ancora piuÌ€ importante, se la funzione respiratoria delle vie aeree piuÌ€ periferiche, e cioeÌ€ dei bronchi di diametro piuÌ€ piccolo, i primi ad essere interessati e soprattutto i piuÌ€ difficili da raggiungere, sono oggetto di ostruzione e quindi infiammazione. Individuare precocemente la presenza di questo problema puoÌ€ davvero fare la differenza sia per conoscere in maniera estremamente precoce il danno funzionale delle vie aeree piuÌ€ periferiche ed evitare che le malattie diventino croniche, sia per monitorare l'efficacia reale delle terapie e quindi adattarle al meglio alla risposta del paziente. Questo esame eÌ€ complementare ad altri esami diagnostici, non sostitutivo. Il suo valore aggiunto eÌ€ proprio nell'essere un elemento di integrazione e di supporto per arrivare piuÌ€ velocemente possibile ad un quadro generale delle condizioni respiratorie del paziente».

Prevenzione primaria
La prevenzione primaria e l'adeguamento degli stili di vita possono essere un fattore importante di difesa. «Modificare alcune nostre abitudini puoÌ€ contribuire a difendere il nostro apparato respiratorio dall'inquinamento – conclude Napolitano - Ad esempio monitorare la qualitaÌ€ dell'aria da fonti attendibili, limitare le attivitaÌ€ all'aperto nei periodi un cui i livelli di inquinamento sono piuÌ€ alti ed evitare, se possibile, le ore di punta, solitamente caratterizzate da maggior traffico. Anche l'utilizzo della mascherina, con cui abbiamo "familiarizzato" a causa del Covid-19, eÌ€ un metodo efficace per filtrare l'aria che respiriamo. Consiglio ovviamente aree verdi e parchi, o comunque zone lontane dalle arterie piuÌ€ trafficate, per l'attivitaÌ€ outdoor e una dieta ricca di antiossidanti provenienti da frutta e verdura per aiutare l'organismo a combattere possibili infiammazioni causate dall'esposizione a inquinanti».

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