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Frosinone

Ottaviani: «Adesso la misura è colma»

L’ex sindaco e deputato della Lega interviene dopo il consiglio comunale di ieri sera che ha visto andare in frantumi la maggioranza che sostiene Mastrangeli

Ottaviani: «Adesso la misura è colma»

Nicola Ottaviani

Il clima è teso. E quello che si è visto nel consiglio comunale di ieri sera è la fotografia del malessere della maggioranza (che ormai maggioranza non è più) che sostiene il sindaco Mastrangeli. Oggi a prendere posizione è Nicola Ottaviani, già sindaco per due mandati, deputato della Lega e coordinatore provinciale del Carroccio. Nel mirino, come era inevitabile che fosse, FdI, che ieri sera ha fatto mancare il numero legale in aula. “Se i referenti di Fratelli d’Italia prendessero l’autovettura e si facessero un giro in queste ore nei quartieri cittadini del capoluogo, come noi facciamo quotidianamente - dice Ottaviani - forse si eviterebbero le pessime figure collezionate anche ieri sera, quando nell’ultima seduta di consiglio comunale hanno cercato di far bocciare le delibere proposte dal sindaco Mastrangeli, al quale a chiacchiere promettono fiducia, ma nei fatti cercano di demolire quotidianamente. La misura, adesso, è davvero colma. In politica le richieste di nuovi assessorati, di palazzi di vetro all’Onu, di piramidi al polo nord possono anche essere ammesse. Ma se si impone al sindaco l’aut aut, ossia, o ci dai un nuovo assessorato prima del consiglio, o noi non veniamo e ti mandiamo sotto, allora torniamo a quella preistoria della politica che si chiama ricatto e che finirà per costituire un boomerang clamoroso per FdI sul capoluogo e nell’intera provincia di Frosinone”.

L’ex primo cittadino sottolinea il comportamento, che definisce sconsiderato, di FDI in Consiglio comunale che “ha rischiato di far bocciare pratiche fondamentali per lo sviluppo urbanistico e sociale della città, come la riduzione del vincolo cimiteriale per migliaia di cittadini, atteso da mezzo secolo, o come lo stanziamento e l’utilizzo di contributi pubblici per le famiglie in difficoltà economica o con portatori di gravi menomazioni fisiche o psicologiche. Tutto questo si definisce solo con un aggettivo ed un sostantivo: pura irresponsabilità. Adesso si chiede un confronto con la Lega, dopo la figuraccia rimediata davanti all’intera opinione pubblica? Ci mancherebbe, il confronto tra partiti è sempre ammesso, soprattutto se nella direzione del “re melius perpensa”. Il confronto più diretto ed immediato, probabilmente, FdI di Frosinone dovrebbe averlo con il sindaco della città di Frosinone e con le altre liste civiche con cui è stata vinta la campagna elettorale nel 2022. Anzi, se si continua così, il nuovo confronto sarà inevitabile, e forse risolutivo, con i cittadini, di tutti gli schieramenti politici, che custodiscono quella splendida sorpresa democratica, meglio conosciuta come la scheda elettorale. Avere come leader nazionale una donna del valore e dello spessore di Giorgia Meloni, evidentemente, non significa necessariamente saper interpretare anche il ruolo di classe dirigente sui territori e negli enti locali. E se così non dovesse essere, meglio individuare un’altra classe dirigente in grado di assicurare il raggiungimento degli obiettivi del programma del sindaco Riccardo Mastrangeli, passato e futuro, obiettivi che, per chi vive nella città di Frosinone, rimangono sempre gli stessi: le decine di opere pubbliche realizzate e consegnate, come nuove piazze, scuole, palestre, parchi pubblici o gli investimenti sul sociale a favore delle famiglie in difficoltà, insieme alle grandi innovazioni nel settore dei trasporti e dell’ambiente, che continuano a rendere la città di Frosinone un capoluogo moderno ed avanzato, unico in tutto il panorama del centro sud Italia”. Poi la stoccata finale: “Se qualcuno si vuole tirare indietro rincorrendo sgabelli e poltroncine lo faccia in fretta. Il sindaco Mastrangeli e la città di Frosinone sono abituati ad altre velocità e ad altri valori del territorio”.

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