Politica
17.12.2025 - 12:00
La maggioranza è fissata a quota 89. Già, perché saranno 176 i delegati all’assemblea provinciale del Partito Democratico. Quelli che dovranno poi ufficializzare l’elezione del prossimo segretario della Federazione di Frosinone.
La federazione di Frosinone conta 8.500 iscritti. 4.700 persone tesserate nel 2024 su 5.000 hanno rinnovato l'iscrizione al Pd. A questi si aggiungono oltre 3.800 nuovi iscritti. Si va verso la “conta” e la partita è aperta. Federico Gianassi, parlamentare e commissario per il tesseramento della Federazione provinciale di Frosinone, ha sbloccato nei mesi scorsi una lunga situazione di stallo. Ma è evidente che dopo (ma anche durante) il congresso il Pd è chiamato a ritrovare un’unità smarrita da tempo. E “stressata” da dodici mesi di contrapposizione interna fortissima. All’orizzonte ci sono appuntamenti importanti. A febbraio si voterà per eleggere i consiglieri provinciali. Un appuntamento per addetti ai lavori, che proprio per questo richiede unità interna per gestire al meglio gli equilibri, fondamentali per la composizione della lista. Nel 2026 ci saranno le amministrative. Per esempio si vota a Pontecorvo. Poi nel 2027 tornano alle urne, tra gli altri, i Comuni di Frosinone, Alatri, Sora e Monte San Giovanni Campano. Tra dicembre 2026 e marzo 2027 il voto per il presidente della Provincia. A seguire le politiche (autunno 2027) e le regionali (febbraio 2028). In provincia di Frosinone il Pd è alle prese da anni con divisioni nette, che sono emerse in maniera esplicita perfino in alcune elezioni comunali. Per esempio a Ferentino e ad Anagni. Discorso a parte per le politiche: sia nel 2018 che nel 2022 il partito provinciale non ha inciso sul versante delle candidature eleggibili. Vale a dire quelle previste nei listini dei collegi proporzionali. Considerando che in quelli maggioritari l’onda del centrodestra è stata travolgente. E si sapeva. C’è da tenere presente anche il quadro regionale. Nel Pd Lazio è evidente da mesi l’asse di ferro tra il segretario e consigliere regionale Daniele Leodori (uomo di punta di AreaDem) e il parlamentare Claudio Mancini (leader di Rete Democratica).
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