Frosinone
26.11.2025 - 11:00
Per il sindaco Riccardo Mastrangeli è una parola tabù. Parliamo dell’azzeramento. Della giunta naturalmente. Passaggio ineludibile, però, se si vuole perlomeno provare sia a ricompattare il centrodestra che a ritrovare una maggioranza smarrita sul piano politico. La coalizione trasversale che attualmente sostiene il primo cittadino si ferma a quota 16 su 33. E al suo interno ci sono 3 esponenti che nel 2022 erano stati eletti all’opposizione. L’altra faccia della medaglia è che in quarantuno mesi sono stati 9 i consiglieri eletti nel centrodestra che hanno preso le distanze dall’Amministrazione Mastrangeli, posizionandosi all’opposizione. Nel frattempo l’assetto dei gruppi è stravolto rispetto all’inizio della consiliatura. Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Francesco Pallone sono stati eletti nella Lista Mastrangeli. Sono tutti e tre all’opposizione e Pallone ora fa parte di FutuRa. Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Christian Alviani si erano candidati con la Lista Ottaviani: adesso i primi due fanno parte di FutuRa, il terzo di Forza Italia. Pasquale Cirillo ha concorso nella civica Frosinone Capoluogo, oggi è segretario cittadino di Forza Italia. Maurizio Scaccia è sempre stato nel gruppo degli “azzurri”, Giovanni Bortone è stato eletto nella Lega. Evidente che un azzeramento dell’esecutivo comporterebbe un’analisi politica e numerica. E una valutazione sul rapporto di rappresentanza tra gli assessori e i gruppi. Riccardo Mastrangeli lo sa bene e per questo probabilmente teme tale scenario.
Perché alcune situazioni potrebbero essere messe in discussione. Adriano Piacentini, responsabile del bilancio, da un anno e mezzo non ha più il sostegno di un gruppo consiliare, dopo lo strappo con Forza Italia. Rossella Testa (centro storico) è espressione della Lega, che però ha visto dimezzarsi la rappresentanza in Consiglio: da 2 a 1 esponente. La Lista Ottaviani è passata da 5 a 2 consiglieri e indica 2 assessori: Angelo Retrosi (lavori pubblici) e Mario Grieco (pubblica istruzione). Insomma, i numeri sono assai diversi rispetto a quelli iniziali. I nomi che potrebbero “ballare” sono quelli di Adriano Piacentini, Rossella Testa e Angelo Retrosi.
In ogni caso ormai si è ad un bivio. Le domande sono diverse. Si vuole davvero provare a ricostruire il centrodestra recuperando Forza Italia? C’è l’intenzione di dare una rappresentanza in giunta alla Lista Marini e al Polo Civico, che stanno sostenendo da tempo Mastrangeli? Per quanto riguarda la Lista Marzi, l’idea di una delega all’urbanistica a Carlo Gagliardi (come consigliere) ha visto il no della “galassia della Lega”. Il discorso potrebbe essere riaperto? Non in questa situazione. Però è indubbio che Fratelli d’Italia, ma anche Massimiliano Tagliaferri e Andrea Turriziani chiederebbero l’azzeramento della giunta come condizione per una riflessione a tutto campo. Perfino sui risultati amministrativi ottenuti. Una sorta di “tagliando” di fine consiliatura. Proiettando il ragionamento pure sulla coalizione del 2027. Finora Mastrangeli non ha mai aperto ad un simile scenario. Ma la situazione è cambiata. Infine, il “fattore” elezioni provinciali. Nicola Ottaviani confida in 7-8 voti ponderati per la conferma di Andrea Amata, consigliere di Vicalvi. Quanto a Fratelli d’Italia, tra gli uscenti (che il partito intende ricandidare) c’è il consigliere Sergio Crescenzi. Ma c’è anche il capogruppo Franco Carfagna, sul quale punta Fabio Tagliaferri. Forza Italia candida Pasquale Cirillo. Alle provinciali votano e concorrono soltanto sindaci e consiglieri dei 91 Comuni della Ciociaria. Lo scioglimento anticipato farebbe venir meno queste opportunità prima e determinerebbe la decadenza dell’eletto dopo. Un elemento da tenere presente.