L'analisi
19.11.2025 - 12:00
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca tra gli assessori Roberta Angelilli e Giancarlo Righini
È una svolta. Perché rappresenta una straordinaria leva per lo sviluppo. Perché rappresenta (finalmente) una risposta concreta per le esigenze delle imprese. Perché può invertire la narrazione. Con la firma del decreto da parte del sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio Alfredo Mantovano è stata ufficialmente istituita la Zona Logistica Semplificata del Lazio. Un provvedimento che reca in calce la firma del Governo di Giorgia Meloni. Si tratta di un passaggio strategico, fortemente voluto dall’Amministrazione regionale guidata da Francesco Rocca, «volto a rafforzare la competitività del territorio, a promuovere investimenti nel sistema produttivo regionale e a creare nuove e significative opportunità in ambito occupazionale». Una misura fortemente richiesta dalle associazioni di categoria. Una misura che sul piano politico e istituzionale arriva attraverso un gioco di squadra tra Governo e Regione Lazio. Gioco di squadra che era già scattato in occasione dei 100 milioni che la Presidenza del consiglio ha destinato per il Consorzio industriale.
Il Basso Lazio
Per quanto riguarda il Basso Lazio, questi i Comuni che ricadono nella Zls, come risulta da un apposito elenco della Regione. Per la provincia di Frosinone, Anagni, Cassino, Ceccano, Ceprano, Ferentino, Frosinone, Patrica, Piedimonte, Sant’Andrea del Garigliano, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Apollinare, San Giorgio a Liri, San Vittore del Lazio, Villa Santa Lucia, Sora, Isola del Liri, Roccasecca, Pignataro, Ausonia, Castelnuovo Parano, Coreno Ausonio, Esperia. Per la provincia pontina, invece, Latina, Aprilia, Cisterna di Latina, Itri, Gaeta, Formia, Fondi, Pontinia, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Sermoneta, Sezze, Terracina, Monte San Biagio. Ma cosa sono le Zone Logistiche Semplificate? Si tratta di aree geografiche delimitate e istituite per favorire lo sviluppo del settore logistico e delle attività economiche correlate, attraverso la semplificazione delle procedure amministrative, la concessione di agevolazioni fiscali come il credito d’imposta e la possibilità di istituire zone franche doganali. Insomma, molto più di una boccata di ossigeno. Considerando altresì che il Basso Lazio è “accerchiato” da aree che ricadono nella Zes».
La Regione in prima linea
Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca non nasconde la soddisfazione e rileva: «Con la firma del sottosegretario Mantovano sulla Zls, il Lazio può finalmente azionare una straordinaria leva per lo sviluppo dei suoi territori. Si tratta di un provvedimento atteso, che abbiamo preparato con un lavoro capillare di confronto con gli enti locali, le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali. Dotare la regione di una Zona logistica semplificata significa creare un clima favorevole alla crescita del tessuto produttivo esistente e alla nascita di nuove imprese, che potranno godere di incentivi e percorsi di sviluppo agevolati. Grazie a questo strumento le aree industriali del Lazio dialogheranno sempre di più con le aree portuali, creando quel circolo virtuoso che potrà assicurare benessere duraturo nelle decine di Comuni interessati e innestare un’ulteriore spinta ai dati macroeconomici».
L’assessore al bilancio Giancarlo Righini afferma: «La firma del decreto da parte del Governo che istituisce ufficialmente la Zona Logistica Semplificata del Lazio rappresenta un risultato storico per la nostra regione. Si chiude finalmente un percorso iniziato molti anni fa e rimasto troppo a lungo fermo, e si apre una fase nuova, concreta e operativa, che darà al Lazio strumenti competitivi fondamentali per attrarre investimenti, favorire lo sviluppo dei territori e potenziare il sistema logistico regionale. Un elemento particolarmente significativo è l’introduzione, voluta dal Governo Meloni, del credito d’imposta dedicato alle Zls, che rafforza ulteriormente l’attrattività dell’area e offre alle imprese un incentivo concreto per investire, innovare e creare nuova occupazione».
Prosegue: «Grazie all’impulso decisivo di questa Giunta, al lavoro coordinato con gli enti locali e con le amministrazioni statali e alla forte collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale, oggi il Lazio dispone finalmente di uno strumento strategico che può incidere davvero sulla crescita economica regionale. Nella Direzione regionale alla Programmazione Economica abbiamo già attivato un’Area dedicata alla Zls, che accompagnerà l’attuazione del progetto e garantirà un presidio costante su semplificazioni, procedure e nuove opportunità per imprese e territori». Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio, assessore allo sviluppo economico, commercio, artigianato, industria, internazionalizzazione, dichiara: «L’approvazione della Zona Logistica Semplificata nel Lazio è un passaggio strategico per rafforzare la nostra capacità di attrarre investimenti e rendere più competitivo il sistema produttivo regionale.
La Zls introduce procedure autorizzative accelerate, sportelli unici dedicati e un quadro di agevolazioni amministrative e fiscali che permetteranno alle imprese di ridurre tempi e costi. Un’opportunità particolarmente rilevante per i settori logistici, portuali e manifatturieri, che rappresentano snodi fondamentali della nostra economia. Questo risultato è il frutto di un lavoro coordinato tra Regione, enti locali, sistema portuale e mondo imprenditoriale. Come assessorato alle Attività produttive seguiremo con attenzione la fase attuativa, affinché la Zls diventi un motore concreto di crescita, occupazione e sviluppo per tutto il Lazio». L’assessore ai lavori pubblici Manuela Rinaldi sottolinea: «Quello di oggi è un risultato storico, ottenuto grazie al lavoro di squadra portato avanti in questi anni e coordinato strategicamente insieme con il Governo Meloni». Elena Palazzo, assessore al turismo, ambiente, sport, transizione energetica e sostenibilità, argomenta: «Grazie a questo provvedimento, frutto del lavoro determinato della giunta Rocca e del decisivo impegno del Governo, realtà come il porto di Gaeta e i poli produttivi del Basso Lazio potranno finalmente beneficiare di procedure più rapide, incentivi mirati e un quadro amministrativo davvero competitivo. È un passaggio atteso da anni».
Le reazioni
Paolo Trancassini, deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, afferma: «L’avvio della Zona Logistica Semplificata nel Lazio, rappresenta il passaggio della nostra Regione ad una fase nuova e più competitiva. Il provvedimento, reso possibile da un confronto continuo tra istituzioni, sistema produttivo e realtà territoriali, offre al Lazio quelle leve necessarie ad attirare investimenti di qualità e generare nuove opportunità di lavoro. L’attivazione della Zls introduce procedure rapide, servizi dedicati e un quadro di agevolazioni che renderanno più semplice per le imprese avviare progetti di crescita e innovazione». Mentre Claudio Durigon, vicesegretario della Lega e sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, effettua un “distinguo” e rileva: «Bene la Zls, ma la crescita del Lazio passa per la Zes. Il rilancio del Lazio passa attraverso gli incentivi fiscali e le semplificazioni della Zona Economica Speciale. La Zls, seppur si tratti di un primo passo, non è la soluzione al rilancio del tessuto produttivo di tutto il Lazio, in special modo per le zone industriali dell’entroterra. Crediamo convintamente che si debba cambiare marcia e lavoreremo su questa strada per dare ossigeno alle nostre imprese e attirare nuovi investimenti».
Sul tema interviene anche Guido D’Amico, presidente nazionale di ConfimpreseItalia. Notando: «L’attivazione della Zona Logistica Semplificata è una risposta efficace, che peraltro inverte un trend. Perché era attesa da anni innanzitutto. È chiaro che dobbiamo lavorare tutti (e lo faremo) per centrare anche altri traguardi, tra i quali l’inclusione delle province del Lazio nella Zes. Ma intanto prendiamo atto con soddisfazione di una novità di primo piano». Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio, nota: «Questo provvedimento, fortemente voluto e sostenuto anche dalla Cisl Lazio, che ha presentato diversi studi al riguardo, non solo rafforza la competitività della Regione e dei suoi lavoratori, ma offre anche nuove opportunità di crescita ed occupazione. Siamo certi che questo strumento sarà fondamentale per attrarre investimenti e stimolare l’innovazione, in particolare nei settori logistici e manifatturieri, che sono vitali per l’economia Regionale. La nostra organizzazione vigilerà affinché i benefici di questa iniziativa vengano effettivamente realizzati e si traducano in nuove opportunità di lavoro».
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