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L'intervista

Zls, Trequattrini: «Ora la sfida dei contenuti»

Il commissario del Consorzio industriale del Lazio: «Un traguardo di grande rilevanza per il nostro sistema economico»

Zls, Trequattrini: «Ora la sfida dei contenuti»

Raffaele Trequattrini

«Un traguardo di grande rilevanza per il nostro sistema economico». Scandisce le parole il professor Raffaele Trequattrini, commissario del Consorzio industriale del Lazio, l’ente che più di tutti dovrà gestire e “scaricare a terra” le opportunità contenute nella Zls.

Allora Trequattrini, ora che succede?
«L’istituzione della Zona Logistica Semplificata è un bivio vero. Come Consorzio industriale del Lazio accogliamo con grande soddisfazione questo risultato raggiunto dal Governo regionale, che apre una fase nuova per la competitività dei territori e per la capacità di attrarre investimenti. Su questo non ci sono dubbi».

Come si declina la Zona Logistica Semplificata?
«La Zls produrrà una maggiore semplificazione, con meno tempi d’attesa e meno costi per le imprese. Oltre a maggiori incentivi che renderanno più conveniente investire nel Lazio. L’effetto sarà quello di un territorio più competitivo, capace di generare attrazione di investimenti, crescita economica e nuova occupazione. A questo si aggiunge la misura dei 100 milioni stanziati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, che offre un ulteriore contributo significativo, sostenendo interventi strategici nelle aree industriali del Lazio».

Insomma, la logica è quella della sinergia.
«E aggiungerei della complementarità. Perché parliamo di misure che rafforzano la capacità del territorio di modernizzarsi e cogliere appieno le opportunità di sviluppo. Il Consorzio industriale continuerà a operare con impegno e responsabilità affinché questi strumenti producano i benefici attesi per imprese e comunità».
La sensazione è che sia cambiata la percezione del Consorzio.
«In effetti il Consorzio è percepito sempre più come uno strumento efficace, inclusivo e vicino ai bisogni reali del territorio. È la conferma che stiamo costruendo un modello partecipato, capace di unire istituzioni e sistema economico in una visione condivisa di sviluppo. Abbiamo arricchito la nostra capacità di ascolto, confronto e azione. Il concetto è questo: più siamo, più siamo rappresentativi e più possiamo incidere positivamente sul futuro. Certamente adesso le opportunità andranno riempite di contenuti. La sfida è questa».

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