Il commento
17.11.2025 - 15:00
Un’immagine dell’elezione del consiglio dei Giovani al Comune di Frosinone
È un risultato che appartiene soltanto a quei giovani che hanno deciso di impegnarsi in politica. Con entusiasmo e spirito di sacrificio. “La libertà è partecipazione”, cantava Giorgio Gaber. E hanno partecipato in mille. Di sabato sera. Insomma, tanta roba. A dimostrazione che le giovani generazioni il futuro vogliono provare a costruirselo. Senza delegare. Un risultato che assume una valenza enorme a Frosinone, considerando i passaggi a vuoto della politica degli adulti. Del consiglio comunale degli adulti. Il sindaco Riccardo Mastrangeli è sostenuto (si fa per dire) da una coalizione trasversale che si ferma a quota 16 su 33. Una non-maggioranza. Che rimane tale perché dall’altra parte c’è una non-opposizione di 17 esponenti che in più di tre anni non sono riusciti a trovare mai alcuna convergenza. I confini degli schieramenti sono saltati, il processo di scomposizione e ricomposizione dei gruppi è stato incessante. Il centrodestra ha perso nove consiglieri, il centrosinistra è andato in frantumi. Mentre invece i Giovani hanno dimostrato chiarezza nella contrapposizione leale. Come la Politica insegna. L’elemento che li unisce è paradossalmente la distanza siderale dagli schemi (trasversali e confusi) che stanno caratterizzando questa Amministrazione. E questa consiliatura.
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