Le prospettive
08.10.2025 - 11:21
«Deve essere il Consorzio industriale a gestire i 100 milioni che il Governo ha destinato alle imprese di questo territorio». A parlare è Maurizio Stirpe, già vicepresidente di Confindustria e past president di Unindustria. Anzi, per la verità è stato tra quelli che hanno dato un contributo decisivo alla nascita di Unindustria. Il riferimento è ai 100 milioni di euro stanziati in favore del Consorzio industriale del Lazio, direttamente con un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Questa la ripartizione: 20 milioni per l’ex Cosilam, 20 per l’ex Sud Pontino, 20 per l’ex Roma-Latina, 20 per l’ex Asi di Frosinone, 20 per l’ex Consorzio della provincia di Rieti. Un provvedimento che ha radici profonde e che nasce con l’obiettivo di contrastare fenomeni di deindustrializzazione attraverso la concessione di incentivi economici in favore di imprese manifatturiere che realizzano investimenti volti al potenziamento o riqualificazione di insediamenti produttivi già esistenti ma anche per nuove attività. Si rivolge alle aziende che intendono acquisire, ammodernare e riconvertire impianti industriali.
Spiega Maurizio Stirpe: «È importante che la politica compia l’ultimo passo e che faccia gestire al Consorzio queste risorse. Perché l’ente conosce i territori e sa come “scaricare a terra” finanziamenti importanti, soprattutto in una fase come questa. Il ragionamento è il seguente: l’attivazione della Zona Logistica Semplificata e i 100 milioni destinati alle imprese possono rappresentare una risposta importante alla mancata inclusione delle nostre province nella Zes. Anzi, per la verità siamo “accerchiati” da territori che fanno parte della Zona economica speciale. Il Consorzio si sta dimostrando all’altezza della situazione e a mio avviso deve gestire questi 100 milioni».
Poi, a proposito dell’assemblea di Unindustria, Maurizio Stirpe ha aggiunto: «È un parterre importante. Si cresce progressivamente e stiamo diventando quello che più di dieci anni fa sognavamo: punto di riferimento della gestione dei temi economici del Lazio». È evidente che la presa di posizione di Maurizio Stirpe evidenzia ulteriormente il ruolo di un Consorzio che è ormai baricentrico nelle politiche industriali del Lazio. A dimostrazione di quanto sia efficace e apprezzato l’operato del professor Raffaele Trequattrini, commissario straordinario del Consorzio industriale unico. E del Consorzio ha parlato nella sua relazione anche il presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo. Affermando: «La Regione, con il Consorzio industriale, deve essere attore protagonista di un sensibile miglioramento dei contesti produttivi e best practice in Italia. Noi crediamo che il Consorzio debba diventare un vero abilitatore di sviluppo e includere altre importantissime aree come Civitavecchia, gran parte di Santa Palomba, l’area della Tiburtina a Roma e i poli del viterbese».
Una presa di posizione che è nata da questo tipo di ragionamento da parte di Biazzo: «Abbiamo partecipato alla definizione della Zona Logistica Semplificata del Lazio. Dopo un anno dalla proposta e il progressivo accerchiamento del Lazio da regioni incluse nella Zes unica, però, non possiamo più aspettare oltre la sua approvazione. Per noi, infatti, nessuna strategia di sviluppo industriale può prescindere dalla cura e dal progresso dei luoghi della produzione». E ancora: «I 100 milioni di euro stanziati dal Governo per le imprese nel perimetro consortile possono essere un importante punto di ripartenza». Giuseppe Biazzo ha proposto al Governatore Francesco Rocca «di lanciare un’unità di missione dedicata alle infrastrutture». Inoltre c’è già l’idea degli Stati generali della logistica, che Unindustria e Regione Lazio organizzeranno per fine novembre. Il minimo comun denominatore di ogni tipo di scenario economico e produttivo vede la presenza attiva del Consorzio industriale nello scacchiere della programmazione e della gestione delle risorse.
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